Corciano è un borgo suggestivo in provincia di Perugia, in Umbria. Un’area circondata da mura medievali risalenti al XIII-XIV secolo. Un insieme spettacolare di piccole stradine, scalinate e angoli da scoprire. Il tutto arricchito da case in pietra calcarea e travertino, con un castello medievale a dominare l’area, sito al centro di un paesaggio semplicemente incantevole.
La storia di Corciano
La leggenda vuole che la fondazione del borgo di Corciano sia da attribuire a Coragino, mitico compagno di Ulisse. Quest’area venne scelta dall’uomo già nel Neolitico, stando alle tracce più antiche rilevate. Restando in ambito di ritrovamenti, impossibile non citare quello ottocentesco della tomba dei carri bronzei, che risale alla seconda metà del VI secolo.
Documenti alla mano, l’esistenza di Corciano è attestata soltanto dopo l’anno Mille. Tra il 1415 e il 1416 il Capitano di ventura Braccio da Montone, espulso da Bologna, si diresse in Umbria seminando distruzione. Tentò di conquistare il borgo, che si difese valorosamente, mettendo in fuga le truppe. Non potendo sopportare un secondo assedio, però, la cittadina aprì in seguito le proprie porte volontariamente, per poi essere annessa, con quasi tutta l’Umbria, allo Stato della Chiesa nel XIV secolo.
Cosa vedere a Corciano
Le sue mura sono ottimamente conservate, vi sono reperti d’età romana ed etrusca ma lo stile è chiaramente medievale, con stradine concentriche al suo interno, ad avvolgere il centro, dove si erige la torre comunale, risalente al XIII secolo. L’accesso è consentito attraverso due porte: Santa Maria e San Francesco. La prima è posta sul lato meridionale e la seconda su quello settentrionale. Da visitare il Palazzo Municipale, risalente al XVI secolo, antica dimora dei duchi Della Corgna. Facile da individuare, una volta giunti sulla via principale, Corso Cardinale Rotelli.
Nel corso della propria passeggiata ci si imbatterà, poi, nel Palazzo del Capitano del Popolo, risalente al XV secolo, realizzato in pietra e mattoni. Spazio inoltre al Palazzo dei Priori e della Mercanzia, mentre in Piazza Coragino vi è il pozzo a pianta circolare, risalente al XV secolo, che vanta lo stemma comunale inciso. Di grande rilevanza, inoltre, le chiese locali. In cima alla lista non si può che porre Santa Maria Assunta, risalente al XIII secolo, che ospita “L’Assunta”, opera del Perugino. Da visitare, inoltre, la Chiesa di San Cristoforo del 1537, realizzata su di un sacello etrusco. Al suo interno vi è oggi un museo d’arte sacra. Consigliati inoltre l’ex convento di San Francesco, in stile gotico, e la Chiesa di Sant’Agostino.
Cosa fare
Tra le attività consigliate vi sono ben tre musei consigliati. Il primo è il Museo Paleontologico, al cui interno vi sono reperti archeologici di epoca etrusco-romana. Da visitare inoltre il Museo della Casa Contadina, per conoscere la vita corcianese del periodo pre-industriale. Il tutto riprodotto con oggetti autentici, sia sul fronte domestico che lavorativo. L’ultima tappa è rappresentata dal Museo della Pievania, che raccoglie tutti gli oggetti e le testimonianze della vita religiosa della comunità. Al di là della componente culturale del borgo, al di fuori delle mura si snoda il Sentiero dei Mandorli. Un sentiero all’ombra dei mandorli in fiore, che consente di godere di una vita magnifica, fino al lago Trasimeno.
Piatti tipici
La raccolta di funghi è un’attività da sempre molto praticata, per questo la zuppa ai funghi non può mancare tra i piatti consigliati, magari arricchita da farro e pane bruscato. Spazio poi al Torello alla ghiotta. Si tratta di una ricetta ideata in antichità per recuperare la carne usata nelle minestre serali, così da non sprecare nulla. Il tutto accompagnato da paté di fegatini. Un tour gastronomico da concludere con le fave dei morti, ovvero biscottini a forma ellittica realizzati con un impasto di mandorle, zucchero e uova.
Fonte fotografia in evidenza: Corciano – www.instagram.com/comunecorciano/