Le giornate degli italiani sono ormai scandite dal bollettino della Protezione Civile che, puntuale alle 18.00, ci informa sulla situazione Coronavirus. Gli ultimi aggiornamenti non sono per niente rassicuranti. Strade e piazze di tutte le città italiane sono deserte. E nell’aria aleggia un senso di angoscia e di tristezza per un futuro incerto e sempre più repentino. Ma ecco arrivare le belle notizie. Quelle che mettono al centro di tutto la solidarietà e ti scaldano il cuore. Quelle che, in un momento particolare della nostra vita, tutti vorremmo sentire.La buona novella” è l’aiuto che, in queste ore, l’Italia sta ricevendo dalla Cina.

Xiaomi ci ricorda che siamo “fiori dello stesso giardino”

Grandi scatole in legno ricoperte da un foglio bianco su cui è facile riconoscere la bandiera italiana e quella cinese. Un’immagine che nell’ultimo periodo ha fatto il giro di tutti i media. Inizia così la storia della solidarietà della Cina nei confronti dell’Italia. Una storia di cui, in mezzo a tante notizie che rattristiscono, vale la pena parlare. E’ il 5 marzo quando, attraverso un post su Facebook, Xiaomi fa sapere  di aver donato all’Italia migliaia di mascherine per contrastare COVID-19.

Cina - mani unite che formano un cuore
L’aiuto all’Italia arriva dalla Cina

Da quando siamo arrivati due anni fa ci siamo sentiti amati e profondamente integrati nella vita del Paese. Anche per questo abbiamo sentito il dovere di supportare l’Italia nella gestione dell’epidemia di COVID-19, donando un primo importante quantitativo di mascherine FFP3.” E’ il messaggio dell’azienda cinese. Sui pacchi regalo, oltre alle bandiere, si legge “Siamo onde dello stesso mare, foglie dello stesso albero, fiori dello stesso giardino.  

La task force dalla Cina arriva a Roma

Ma non è finita qui. Il 12 marzo, poco prima delle 23.00, l’aereoporto di Roma Fiumicino ha accolto un volo charter della compagnia China Eastern Airlines. Altre mascherine? Si, ma non solo. Nove medici cinesi, esperti nella lotta al nuovo Coronavirus, arrivati da Shangai per portare al termine la splendida missione di solidarietà. Il team, composto da sei uomini e tre donne, metterà al servizio degli ospedali italiani tutta l’esperienza maturata in Cina durante la battaglia contro il COVID-19.

coronavirus
La task-force dalla Cina è composta da nove medici

Insieme a loro hanno portato 31 tonnellate di materiale sanitario, tra cui un carico di mascherine e 40 ventilatori. Ma anche medicinali antivirali, sangue, plasma di persone ricoverate per il Coronavirus. “Siamo venuti qua per condividere le nostre esperienze, abbiamo lavorato a lungo a Wuhan”. Dichiara il professor Liang Zongan, in prima linea a Wuhan quando il contagio del Coronavirus sembrava inarrestabile. “Abbiamo lavorato tutto questo tempo per accumulare esperienze cliniche di prima mano. Tra queste, alcune hanno dato ottimi risultati, altre si sono rivelate degli errori. Per questo siamo qui per condividere le nostre conoscenze con i colleghi italiani perché non commettano i nostri stessi errori e possano invece utilizzare velocemente quelle che si sono rivelate mosse positive».

Cina - immagine del coronavirus
Grazie Cina!

Il team dei medici, proveniente dal National Health Commission of China e della Red Cross Society of China, resterà in Italia per circa 10 giorni. Il gesto nobile della Cina aiuterà l’Italia ad alleggerire la situazione negli ospedali dove la situazione è più critica. Sempre cinesi sono i ragazzi protagonisti di un video comparso da poco sui social. Un gruppo di artisti, provenienti da diverse province e che hanno studiato “L’opera” in Italia, si sono riuniti per eseguire “Nessun dorma” di Puccini. “All’alba vincerò” , intonato all’unisono alla fine del video, suscita commozione e precede il messaggio di speranza in italiano e in cinese: “Forza cari amici, vi siamo vicini!”. Non siamo soli. Grazie Cina!

#l’Italianelcuore

Coronavirus, l’Italia chiamò e la Cina rispose ultima modifica: 2020-03-16T09:18:23+01:00 da Mariateresa Marotta

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