Ottime notizie dal fronte vaccini contro il Covid-19. Dopo Pfizer e Moderna, anche il vaccino Oxford-IRBM e AstraZeneca raggiunge un’efficacia del 90%. L’annuncio arriva a poche ore da un precedente dell’azienda, che invece si fermava al 70%. Non si tratterebbe infatti di un “errore di calcolo”, ma piuttosto del risultato medio tra i test effettuati su due gruppi di volontari. In pratica, ai primi sarebbe stata somministrata una dose intera sia il primo che il secondo mese (il richiamo). Al secondo gruppo (circa 3mila volontari) è stata invece somministrata mezza dose iniziale e, 28 giorni dopo, una dose intera. L’efficacia del vaccino sarebbe stata del 62% nel primo gruppo di volontari, mentre del 90% sul secondo. Effettuando un’analisi combinata dei due gruppi, l’efficacia media sarebbe quindi del 70%.
Il vaccino Oxford-IRBM e AstraZeneca è ancora in attesa di approvazione, ma potrebbe già essere disponibile in 3 miliardi di dosi nel 2021. In particolare, in Italia potremmo già vedere 2-3 milioni di dosi già nei prossimi mesi. I punti di forza di questo vaccino europeo sono il costo (ovvero 2,80 € a dose), ma soprattutto la sua conservazione. Mentre il vaccino Pfizer ha bisogno di essere conservato a -80 gradi (l’azienda sta studiando una versione in polvere per risolvere il problema), il vaccino AstraZeneca AZD1222 potrà essere conservato ad una temperatura tra i 2 e gli 8 gradi, adatto ad un normale frigo di casa. Il farmaco sarà poi distribuito sia nelle farmacie, sia negli ambulatori medici, quindi facilmente reperibile da tutti.
Vaccino Oxford, Pfizer e Moderna: saranno obbligatori?
Obbligatorio o non obbligatorio? Questo è il problema. I vaccini anti-Covid 19 sono ormai in dirittura d’arrivo, ma il dibattito sulla loro obbligatorietà è già iniziato. Il premier Giuseppe Conte, intervistato da Lilli Gruber a “Otto e mezzo”, ha assicurato che non saranno obbligatori, anche se vivamente consigliati. D’altro canto, Nicola Magrini, il direttore dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), non vorrebbe escludere questa possibilità, ma solo in emergenza. Come dichiarato durante l’incontro “Un vaccino per tutti”, in occasione del festival Internazionale a Ferrara: “L’obbligatorietà è un meccanismo delicato che va riservato solo in casi estremi, come al personale sanitario e al personale delle Rsa, ma deve essere usato con molta cautela perché occorre stimolare invece la responsabilità e la fiducia individuale fornendo informazioni adeguate”.
Secondo un recente sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere della Sera, solo il 37% degli italiani sarebbe pronto a vaccinarsi immediatamente, il 42% vorrebbe prima attenderne la reale efficacia, mentre il 16% sarebbe contrario alla vaccinazione. Il vaccino Oxford e AstraZeneca è ormai ad un passo dal rilascio nel nostro paese. Come si comporteranno gli italiani? Per scoprirlo bisognerà aspettare l’arrivo del 2021.