Intervenendo in Parlamento il premier Mario Draghi dice chiaramente che bisogna accelerare con la campagna vaccinale per superare la recrudescenza pandemica che stiamo vivendo in queste settimane.
Draghi: “Accelerare con la campagna vaccinale”
“A un anno di distanza dobbiamo fare tutto il possibile per la soluzione della crisi. Sappiamo come farlo, abbiamo 4 vaccini sicuri e efficaci; inoltre, ad aprile arriva anche Johnson&Johnson. L’obiettivo è vaccinare quante più persone possibile nel più breve tempo possibile. Siamo già all’opera per compensare il ritardo di questi mesi. L’accelerazione della campagna vaccinale è già visibile nei dati. Nelle prime tre settimane di marzo la media delle somministrazioni è stata pari a 170mila dosi al giorno, più del doppio della media dei due mesi precedenti. Il nostro obiettivo è portare il ritmo a mezzo milione al giorno“.
Così il premier Draghi parlando alla Camera dei deputati. “Accelerare con la campagna vaccinale è essenziale per frenare il contagio, per tornare alla normalità e per evitare il sorgere di nuove varianti”, sottolinea il presidente del consiglio. “Se paragonate al resto d’Europa, le cose qui già ora vanno abbastanza bene – evidenzia Draghi – Per vaccini fatti, l’Italia è seconda dopo la Spagna, ma per i noti motivi l’Unione Europea si colloca dietro molti altri Paesi”.
I dati di oggi
Secondo i dati forniti dal ministero della Salute sono 21.267 i nuovi casi positivi registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Ieri erano stati 18.765. I decessi di oggi sono 460 ( ieri 551). Sono 363.767 i tamponi molecolari e antigenici effettuati in giornata; ieri erano stati 335.189. Il tasso di positività è del 5,8 per cento, ieri era al 5,6 per cento.
I casi totali da inizio epidemia sono 3.440.862, i morti salgono invece a 106.339. Attualmente vi sono 561.308 positivi, in aumento di 654 rispetto a ieri. Dall’inizio della pandemia sono invece 2.773.215 i guariti e i dimessi, con un incremento nelle ultime 24 ore di 20.132. In terapia intensiva vi sono 3.588 pazienti Covid, 42 più di ieri. Rimangono ancora in isolamento domiciliare 529.282 persone contagiate dal virus.