Attrezzare il sistema del pronto intervento 118 con i mezzi adeguati per contrastare al meglio l’emergenza pandemica da Covid-19. Un obiettivo che si traduce in nuove linee guida da concretizzare al più presto.

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Covid e pronto intervento 118

Effettuare esami di screening a tutta la popolazione che presenti sintomi respiratori con test rapidi o tampone. Monitorare tutti i soggetti positivi in quarantena con l’utilizzo di saturimetri. E, ancora, implementare il parco mezzi del sistema operativo del 118 e dotare ogni mezzo di soccorso di dispositivi idonei per la sanificazione del mezzo e degli equipaggi. Inoltre, dotare le Centrali operative 118 di scorte di dispositivi di protezione e allestire postazioni fisse del 118 davanti agli ospedali. Ciò, per evitare le file di ambulanze in attesa in caso di emergenza.

sis pronto intervento

Sono questi alcuni dei punti delle nuove ‘Linee di indirizzo in tema di contrasto alla Covid-19’ presentate dalla Società italiana sistema 118 (Sis 118), giunte alla seconda edizione. Le nuove Linee guida sono un contributo qualificato, forte della esperienza diretta sul campo, per la predisposizione di un protocollo operativo unitario. L’obiettivo comune è quello di dare una risposta territoriale all’emergenza sanitaria generata dalla pandemia. Dunque si intende elevare il livello qualitativo della gestione clinica e terapeutica del paziente contagiato dal virus. Al contempo si vogliono garantire i parametri di sicurezza di tutti gli operatori del Sistema di emergenza territoriale 118.

I dati di oggi

Per quanto riguarda l’andamento dei contagi, i i dati forniti dal ministero della Salute confermano la regressione della pandemia su tutto il territorio nazionale. Secondo i report ministeriali, i nuovi casi positivi di oggi sono 2.079 (ieri 2.199). I decessi delle ultime 24 ore sono 88 ( ieri 77). I dimessi guariti di oggi sono 7.616 (ieri 8.912) mentre i casi attualmente positivi sono 169.309 (ieri 174.935). I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono 205.335 (ieri 220.917); i ricoverati in terapia intensiva sono 626 (ieri 688). Rimangono ancora in isolamento domiciliare 164.530 persone contagiate dal virus (ieri 176.535)

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Nel 2020 il più alto tasso di mortalità dal Dopoguerra in poi

Nel 2020 la mortalità in Italia è stata la più alta mai registrata dal Dopoguerra in poi. Lo attesta il rapporto Istat-Iss secondo cui nel periodo pandemico sono stati registrati complessivamente 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019. Le regioni che riportano aumenti significativamente più alti sono Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e la Provincia autonoma di Trento. I decessi da Covid-19 sono stati più numerosi tra gli uomini. Inoltre la fascia di età in cui si riscontra un’incidenza maggiore di decessi dovuti al virus, sui decessi totali, è quella tra i 65 e i 79 anni. In questa classe un decesso su 5 è attribuibile al Covid-19.

Covid e pronto intervento del 118, arrivano le nuove linee guida ultima modifica: 2021-06-10T18:53:21+02:00 da Redazione

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