Crisi economica dovuta alla pandemia, in arrivo il decreto sostegni-bis, che potrebbe essere varato dal consiglio dei ministri già a metà settimana. A tal proposito, sembra che, prima di ultimarlo il premier Draghi voglia avere il quadro chiaro di cosa effettivamente potrà riaprire e, su questa base i numeri dei ristori potrebbero sensibilmente cambiare. In ogni caso, l’auspicio dell’esecutivo, è che il documento in via di elaborazione sia l’ultimo decreto sostegni di questa fase pandemica. L’obiettivo, infatti, è procedere ad una riapertura progressiva di tutte le attività da qui a fine giugno.

decreto sostegni bis

Per quanto riguarda la curva dei contagi, i report che arrivano dalle regioni attestano un calo continuo e costante della diffusione del virus sul territorio nazionale. Infatti, secondo i dati ministeriali, nelle ultime 24 ore in Italia si sono registrati 3.455 nuovi casi positivi (ieri 5.753). I nuovi decessi sono 140 (ieri 93). I dimessi guariti di oggi sono 9.305 (ieri 9.603); complessivamente i casi positivi sono 322.891, 5991 in meno rispetto a ieri. I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono 118.924 (ieri 202.573). Nei reparti di terapia intensiva sono ricoverati attualmente 1.754 pazienti Covid (ieri 1.779), mentre in isolamento domiciliare rimangono ancora 309.113 persone contagiate dal virus (ieri 314.969). 

Un nuovo decreto sostegni-bis

Mentre il decreto sostegni bis viene discusso da governo, regioni e partiti politici, calano finalmente i ricoveri in terapia intensiva. Infatti, grazie all’effetto vaccino sui pazienti più anziani e fragili, continua a calare il numero dei pazienti Covid nelle terapie intensive. La percentuale si attesta al 20 per cento a livello nazionale e con nessuna regione che supera la soglia del 30 per cento. Soglia, oltre la quale diventa difficile la presa in carico di malati non Covid. Lo confermano i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), relativi al 16 maggio scorso. 

terapia intensiva

In calo anche la percentuale dei posti letto (20%) occupati da pazienti Covid-19 nei reparti ospedalieri ordinari. Numero confortanti, ben al di sotto della soglia di allerta del 40 per cento individuata dal ministero della Salute. Anche in questo caso, nessuna regione supera la soglia di allerta. Per capire l’entità del calo basti pensare che il 27 aprile le terapie intensive Covid erano al 30 per cento a livello nazionale. Inoltre erano sette le regioni oltre questo valore. Mentre i posti Covid nei reparti di medicina interna, pneumologia e malattie infettive erano pari al 32 per cento del totale.

Covid, un nuovo decreto sostegni-bis con l’auspicio che sia l’ultimo ultima modifica: 2021-05-17T18:23:23+02:00 da Redazione

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