Il 2016 è ormai al termine, e quest’ultimo anno è stato tutt’altro che noioso. Dalla politica allo sport, passando per i reality e tanto, tanto trash. Di cose da dimenticare noi italiani ne abbiamo eccome. Vi segnaliamo quelle più significative, quelle dieci cose da dimenticare, da sotterrare e di non farne parola con nessuno!

Dieci cose da dimenticare

Le dieci cose da dimenticare:

Il Grande Fratello Vip

Classificatosi fuori concorso nella gara dei 500 programmi più culturali del 2016, il Grande Fratello Vip è stato un vero successo. Alcune star (?) del piccolo e grande schermo che intavolavano dibattiti sulla politica e sulle questioni più delicate, intrattenendo milioni di italiani. E non sono mancati i colpi di scena, come i consigli di Bettarini su come gestire un matrimonio felice e le perle dantesche di Clemente Russo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito il GF Vip nella lunga lista dei prodotti cancerogeni. Noi lo inseriamo tra le dieci cose da dimenticare.

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L’inno italiano made in China

La globalizzazione ha mille facce. In questo caso si tratta del viso di una giovane cinese impegnata a cantare l’inno italiano durante un festival a Daytona. Lo scorso 4 dicembre, in occasione del Ferrari Day, gli organizzatori hanno pensato bene di far cantare l’inno nazionale a qualcuno che evidentemente non lo conosceva. Il risultato è stato quasi peggio che sentire i calciatori della Nazionale prima di una partita.

Il Referendum Costituzionale

Più di sei mesi di campagna elettorale. Il problema tuttavia non è stato il Referendum in sé, ma la comparsa improvvisa di migliaia di esperti in diritto costituzionale. Dall’oggi al domani anche il fruttivendolo, che a stento era in grado di scrivere, si è trasformato in un docente universitario. Ovunque andassimo c’era qualche massimo esperto pronto a dire la sua. Un bombardamento continuo, che è servito solo a creare confusione. In cabina elettorale quanti di voi volevano chiedere l’aiuto da casa?

Andiamo a comandare con Rovazzi

I tormentoni sono stati creati per due motivi: vendere e farsi odiare. In questo caso Rovazzi è riuscito benissimo in entrambe le cose. Il suo Andiamo a comandare è stata la colonna sonora dell’estate 2016, e onestamente non so se questa sia stata una cosa positiva o meno. Sicuramente meglio del singolo Asereje del 2002.

Giulia Salemi e il suo sobrio ed elegante vestito

Mostra del Cinema di Venezia. Sul red carpet appare all’improvviso una giovane ragazza con il classico vestito da indossare a pranzo dai nonni. Più che un abito con scollatura, quello di Giulia era una scollatura con tracce di tessuto. Il vestito è servito comunque alla giovane modella per farsi notare. Prima di quella apparizione, infatti, era conosciuta quanto la Costituzione prima del Referendum.

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I rigori di Pellè e Zazà

2 luglio 2016. Italia e Germania si giocano i quarti di finale dell’Europeo di calcio. Dopo 120 minuti le squadre non vanno oltre l’1 a 1. Si va alla lotteria dei rigori. Si presenta sul dischetto Simone Zazà. Inizia una rincorsa infinita che ricorda vagamente un balletto anni ’80. Ti aspetti la fucilata alla Holly e Benji, e in effetti parte una cannonata. Palla fuori di 30 metri. È il turno di Graziano Pellè. Davanti a lui Neuer, da molti giudicato come il portiere più forte del mondo. Il centravanti italiano pensa bene di provocarlo mimando il gesto del cucchiaio. Prende la ricorsa, calcia e spedisce fuori. Da possibile eroe della patria, Pellè diventa il bersaglio preferito degli insulti dei vecchietti al bar. Attualmente l’attaccante italiano gioca in Cina. Qualcuno dice per soldi, noi crediamo sia semplicemente fuggito.

I libri di Barbara D’Urso e Matteo Salvini

Ormai in libreria si trova di tutto. Dai trattati scientifici sui processi chimici che ci inducono ad amare, alla guida sui peti. E tra i principali titoli usciti quest’anno, ricordiamo la guida per essere sempre bella di Barbara D’Urso e quella del perfetto politico di Matteo Salvini. Delle perle miliari della letteratura contemporanea ottime per bloccare il tavolo traballante in taverna. Tra le dieci cose da dimenticare, senza se e senza ma.

Il Fertility Day

Tutto possiamo dire dei nostri politici, ma che nessuno si azzardi a definirli poco originali. Il 22 settembre si è celebrato il Fertility Day. Un modo per ricordare al popolo italiano di riprodursi, visto il netto calo di nascite negli ultimi anni. Una nobile causa, ma se gli italiani non figliano come i cinesi non è certo perché si sono dimenticati come si fa. I problemi sono altri, ben più complessi. E i milioni spesi per la campagna (imbarazzante) del Fertility Day potevano essere indirizzati in questioni più urgenti.

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Il finto rapimento di Lapo Elkann a New York

La perla del 2016. Il rampollo di casa Agnelli si è ritrovato nella Grande Mela senza manco i soldi per il parcheggio. Sotto l’effetto di droga, alcool e in compagnia di una escort, il figlio che tutte le mamme sognano non si è fatto prendere dal panico. In pochi istanti ha architettato un rapimento per recuperare gli spiccioli per il pranzo. «Diecimila euro, o Lapo non lo rivedrete mai più». Più che una minaccia, per la famiglia sembrava il classico colpo di culo prima di Natale. Ma la polizia newyorkese ha scoperto l’inganno e ora Lapo rischia fino a 6 mesi di carcere. Di diritto in cima tra le dieci cose da dimenticare del 2016! O forse no…

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L’hashtag #Escile

Noi italiani siamo romantici, galantuomini e passionali. Ma sappiamo essere anche cafoni e diretti. La dimostrazione lampante l’abbiamo data sui Social Network. Per la precisione nei confronti di Emily Ratajkowski e Lucia Jagerčíková. Le due modelle dai cognomi impronunciabili sono state bersaglio di una richiesta molto semplice: scoprirsi il seno. Le loro pagine Facebook e Instagram si sono trasformate in un raduno di utenti arrapati, desiderosi di guardare il Santo Graal. Questo ha dato alle due modelle una visibilità senza precedenti. E alla fine le hanno anche uscite.

 

Dieci cose che un italiano dovrebbe dimenticare del 2016 ultima modifica: 2016-12-14T21:26:06+01:00 da Gabriele Roberti

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