Emergenza Covid: il nuovo governo vara le prime disposizioni anti-contagio mentre 35mila medici di famiglia si dichiarano disponibili a fare le vaccinazioni. Intanto, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute, oggi si registrano 9.630 nuovi casi positivi (ieri 13.452). I decessi sono 274 (ieri 232); i dimessi guariti di oggi sono 10.335 (ieri 8.946). Complessivamente il numero dei positivi è di 387.903, 992 in meno rispetto a ieri. I tamponi effettuati sono 170.672; i contagiati dal virus ricoverati in terapia intensiva sono 2.118 mentre rimangono in isolamento domiciliare 367.630 persone risultate positive al Covid.

Le prime disposizioni del nuovo governo

Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi e del ministro della Salute Roberto Speranza, ha approvato un decreto legge che introduce ulteriori disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza pandemica. Il decreto dispone la prosecuzione, fino al 27 marzo prossimo, su tutto il territorio nazionale, del divieto di spostarsi tra diverse Regioni o Province autonome. Fatto salvo per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o motivi di salute. Resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.

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Fino al 27 marzo 2021, nelle zone rosse, non sono consentiti gli spostamenti verso abitazioni private abitate, diverse dalla propria. Salvo che siano dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute. Gli spostamenti verso abitazioni private abitate restano invece consentiti, tra le 5 e le 22, in zona gialla all’interno della stessa Regione. E in zona arancione all’interno dello stesso Comune. Lo spostamento è consentito fino a un massimo di due persone che possono portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali esercitino la responsabilità genitoriale. Ed anche le persone conviventi disabili o non autosufficienti. Nelle zone arancioni, per i Comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti, sono consentiti gli spostamenti anche verso Comuni diversi, purché entro i 30 chilometri dai confini.

35mila medici di famiglia pronti a fare le vaccinazioni

“Stimiamo che almeno 35mila medici di famiglia in tutta Italia sarebbero pronti ad effettuare le vaccinazioni anti-Covid nei propri studi partendo da subito. Ciò, ovviamente, avendo a disposizione le dosi e sulla base di accordi regionali già presenti o che verranno a breve definiti”. 

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Così il segretario nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) Silvestro Scotti. Infatti il protocollo d’intesa tra governo, sindacati medici e Regioni, definisce a livello nazionale le modalità di partecipazione dei medici di base alla campagna vaccinale in corso.

Prime disposizioni del nuovo governo: milioni di dosi di vaccino in arrivo

Per fine marzo l’Italia dovrebbe ricevere, da inizio campagna vaccinale, 13 milioni di dosi. Lo ha preannunciato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità in una trasmissione televisiva nazionale. “La limitante di questa prima fase è stato il numero di dosi che sono state rese disponibili – ha commentato Locatelli – Ne abbiamo avute 4 milioni e 700 mila, ne abbiamo usate circa i ¾, rispetto ai 6 milioni indicati inizialmente. Altre 7, 7 milioni di dosi sono attese a marzo“.

Emergenza Covid, le prime disposizioni del nuovo governo ultima modifica: 2021-02-22T17:24:43+01:00 da Redazione

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