Europei vaccinati entro la fine dell’estate: questa la promessa (e l’obiettivo) del commissario europeo Thierry Breton e della sua task force. Intervistato dall’emittente francese BFM-TV, Breton ha ribadito come all’Europa non serva acquistare più vaccini: è sufficiente potenziare le strutture e l’organizzazione per raggiungere l’immunità.

europei vaccinati entro la fine dell'estate
Thierry Breton | Wikipedia

Tutti gli europei vaccinati entro fine estate: le parole di Breton

La task force europea per il rafforzamento della capacità produttiva dei vaccini ha un obiettivo ben preciso: tutti gli europei vaccinati entro fine estate. Ovviamente, i cittadini che lo vorranno (i vaccini sono su base volontaria). “Bisogna fare in modo di poter vaccinare entro fine estate tutti coloro che vorranno essere vaccinati” ha detto Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno e l’Industria. “Mi assumo l’impegno di fare il massimo per raggiungere questo obiettivo. Anche se, in un’impresa, non si è mai sicuri al 100%”. L’obiettivo, in realtà, è raggiungere il 70% della popolazione europea vaccinata. La task force europea per il controllo della capacità di produzione dei vaccini contro il Coronavirus – con a capo Breton – è nata solamente lo scorso febbraio, su iniziativa di Ursula von der Leyen. Durante la sua presentazione al Parlamento Europeo, la presidentessa della Commissione Europea ha fatto il punto sulla campagna vaccinale. Sono 26 milioni le dosi di vaccino distribuite ad oggi, ma la strada da fare è ancora lunga.

europei vaccinati entro fine estate

Il punto sui vaccini in Europa

Attualmente, in Europa, vengono somministrati tre sieri: Pfizer, Moderna e AstraZeneca. Il vaccino russo Sputnik 1, che avrebbe un’efficacia di circa il 91%, ha da poco avviato il processo di analisi da parte dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) così da poter contribuire all’obiettivo di vaccinare gli europei entro fine estate. Tuttavia, secondo Breton averlo non serve: i vaccini sono sufficienti, ciò che bisogna migliorare e implementare è il sistema di somministrazione. Oltre ad agevolarne la produzione: i tre vaccini, più i due che presto arriveranno, dovranno essere prodotti sul territorio europeo. Ma non ci sono i tempi tecnici per l’apertura di nuovi impianti. La soluzione? Intervenire sui circa 10 stabilimenti disseminati tra Unione Europea e Svizzera. Un’urgenza, questa, incrementata dalla diffusione delle varianti.

Le varianti

“Per uscire dall’emergenza Covid ci sono 3 ricette: misure di contenimento; implementazione di un piano nazionale per il sequenziamento delle varianti; e finalmente implementare un sistema che sia in grado di bloccare la trasmissione sul territorio e buttare a mare questi test rapidi che sono come pistole ad acqua contro il virus” ha detto Cristanti. “Si raccomanda di intervenire al fine di contenere e rallentare la diffusione della variante VOC 202012/0 (la variante inglese), rafforzando o innalzando le misure in tutto il Paese e modulandole ulteriormente laddove più elevata è la circolazione, inibendo in ogni caso ulteriori rilasci delle attuali misure in atto” le parole dell’ISS. Che ha sottolineato poi come, presto, ad essere dominanti saranno proprio le varianti. Più forti, più facilmente trasmissibili e – secondo gli ultimi dati – anche più letali.

Europei vaccinati entro fine estate: l’obiettivo ultima modifica: 2021-02-16T09:00:00+01:00 da Laura Alberti

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