Vaccinare l’80% degli italiani entro settembre 2021. Questo è l’obiettivo del piano del nuovo commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, chiamato dal presidente del Consiglio Draghi a sostituire Domenico Arcuri. Come riportato sul nuovo piano vaccini, i presupposti per condurre una campagna vaccinale rapida individuati da Figliuolo sono tre: una distribuzione efficace e puntuale dei vaccini, un monitoraggio dei fabbisogni e degli approvvigionamenti costante e un incremento della capacità giornaliera di somministrazione. Quest’ultimo punto è piuttosto importante, in quanto Figliuolo punta alla somministrazione di almeno 500.000 dosi di vaccino al giorno. Se si riuscisse ad ottenere questa capacità, si raggiungerebbe infatti un risultato straordinario. Ad oggi, la media delle somministrazioni (prima e seconda dose) è di circa 170mila al giorno. Raggiungere i 500.000 vaccinati al giorno in Italia è quindi un obiettivo decisamente ambizioso, ma non impossibile.
Cosa prevede il piano di Figliuolo per vaccinare l’80% degli italiani entro settembre
Nel documento del piano vaccinale del generale Figliuolo, è riportato che ad oggi in Italia sono state approvvigionate 7,9 milioni di dosi. Queste dovrebbero poi raddoppiare entro la prima settimana di aprile. A giugno, invece, l’Italia dovrebbe disporre di 52 milioni di dosi, mentre a fine estate si prevede l’arrivo di altri 84 milioni vaccini. L’1,5% delle dosi saranno comunque utilizzate come riserva, per fronteggiare delle esigenze impreviste. Con questi numeri, secondo il piano di Figliuolo si dovrebbe arrivare a vaccinare l’80% degli italiani entro settembre. Inoltre, per effettuare le somministrazioni di vaccino, verranno impiagati anche i medici di medicina generale (fino a 44mila), gli odontoiatri (fino a 60mila), i medici specializzandi (fino a 23mila) e i medici dello sport, grazie ad un accordo del governo con il CONI. In ultimo, il potenziamento dell’infologistica (nei tempi brevi) garantirà un migliore servizio per le prenotazioni.
Il miglior alleato del generale Figliuolo per riuscire a vaccinare l’80% degli italiani entro settembre è il vaccino Johnson&Johnson, recentemente approvato dall’EMA. La grande facilità di trasporto (e conservazione) del farmaco e l’utilizzo di una singola dose per l’immunità, lo rendono infatti il candidato migliore per velocizzare il piano vaccini e raggiungere l’obiettivo. L’Italia ne riceverà 6,5 milioni di dosi nell’immediato futuro, che si triplicheranno nel secondo trimestre. Un problema è dato invece da AstraZeneca. Nonostante la rassicurazione di molti virologi, la morte di alcune persone che avevano ricevuto questo vaccino ha fatto sì che in migliaia ritirassero la loro prenotazione. Anche se si indaga su alcuni lotti (prontamente ritirati), ad oggi non è stato accertato alcun legame tra queste morti e il vaccino. Il caso AstraZeneca rallenterà i piani di Figliuolo? È presto per dirlo. L’obiettivo è comunque l’immunità di gregge e l’estate è (quasi) dietro l’angolo.