Filippo Tortu è milanese, in forze alle Fiamme Gialle e sta facendo sventolare alto il tricolore rendendoci fieri di lui. Anche il nonno era un velocista che correva i 100 in 10.9, così come il padre e il fratello, quindi una passione che scorre nel sangue. Una gara dopo l’altra, tra vittorie e infortuni non trascurabili, come a Nanchino caduto sull’arrivo, riportando frattura di radio e ulna in entrambe le braccia, il ragazzo non molla facilmente, e nonostante uno stop cautelare per problemi di crescita, nel 2016 ha stabilito il record nazionale juniores dei 100 sfrecciando in 10.24, e poi si è qualificato secondo nei 100 ai Mondiali under 20 di Bydgoszcz.

Filippo Tortu
Nel 2017 ha collezionato diversi primati italiani juniores, e nel 2018 è diventato il secondo italiano di sempre a correre 100 metri con 10.03 a soli due centesimi dal record di Pietro Mennea, battuto il 22 giugno a Madrid correndo in 9.99 e possiamo dire ufficialmente che la stoffa c’è eccome! Sembra non avere grilli per la testa Filippo, il quale dopo il diploma al liceo scientifico, studia impresa e management alla Luiss di Roma e continua ad allenarsi con entusiasmo, perché pare abbia una grande fame, fame di divorare centesimi di secondo e vincere.

Obiettivo europei per Filippo Tortu

Durante la conferenza stampa che ha celebrato il record sui 100 metri di Madrid, strappato a Pietro Mennea, Tortu ora punta a fare bene e meglio agli “Europei” e per riuscirci il suo team sta mettendo a punto una strategia vincente.

Filippo Tortu
Davanti alla stampa dopo questo splendido risultato, Filippo aveva la famiglia accanto, pieno di entusiasmo, perché il risultato ha emozionato prima lui, e poi tantissimi italiani che hanno voglia di gioire e giubilare ancora per un bel risultato tricolore. E lui con la sua genuinità, ha fatto capire di essere carico; all’inizio di una carriera che nasce sotto i migliori auspici e con le migliori premesse. Dunque i campionati Europei sono il vero obiettivo focale della stagione, puntando a fare ancora meglio per accedere alla finale di Berlino, pur sapendo che gli avversari da battere non sono pochi e sembrano dei giganti. Ciò che conta ora è mantenere, anzi migliorare la condizione per riuscire a rosicchiare qualche centesimo, strizzando l’occhio anche ai duecento metri, che non sono proprio la sua specialità, ma chissà! Grazie al lavoro di un ottimo preparatore atletico e alla meticolosità del padre allenatore, Filippo potrebbe scendere sotto i 20 secondi, e poi perché non sognare di veder scintillare una medaglia? Una grande onda di entusiasmo sta sospingendo l’atleta in forze alle Fiamme Gialle, infatti, il video dei 100 ha raccolto centinaia di migliaia di visualizzazioni e sta crescendo ancora.

Un velocista tra il Kitekat e i piedi reattivi

Prima di quel video in cui è impresso il record, Filippo sembra abbia mangiato un Kitkat ascoltando un po’ di musica in totale relax, e poi è arrivata la vittoria con un sapore che sapeva di cioccolata frammista a una gioia indescrivibile.

Filippo Tortu

Atteso per due anni interi, tra un infortunio, qualche caduta e sempre tanta voglia di rialzarsi, il nostro recordman dell’atletica oggi è carico, probabilmente perché è nato da una famiglia nata per correre e forse lui è addirittura votato a volare. Sembra che il padre Salvino in tempi non sospetti, abbia sfidato la futura madre dei suoi figli in pista sui 100 metri dandole un po’ di vantaggio, ma vinse lei, e qualche anno dopo, quando Giacomo, fratello maggiore di Filippo Tortu vinse una delle prime gare, le raccontò che quel figliolo aveva i piedi reattivi e li aveva sicuramente ereditati in linea materna, e lui l’aveva capito da quella sfida iniziale che aveva davanti la ragazza giusta da sposare. Strano modo per trovare moglie, comunque test superato e ora attendiamo lo scintillio delle medaglie di Filippo!

Filippo Tortu, nuova stella dell’atletica italiana, promette di far parlare molto di sé ultima modifica: 2018-07-04T09:00:35+02:00 da simona aiuti

Commenti