Il Friuli è una terra unica, in cui si percepiscono e si vivono la schiettezza, la passione della gente che ci abita. Un territorio da assaporare, in tutti i sensi. Qui si sposano natura, cultura, tradizione e gastronomia di alto livello.

Siete pronti a passeggiare col naso all’insù?

Fatelo nell’elegante Pordenone, che offre un centro storico piacevolissimo. Ricco di palazzi cinquecenteschi, chiese romaniche, facciate affrescate, edifici gotici e barocchi. Si possono ammirare le opere del maggior pittore rinascimentale friulano, Antonio de Sacchis detto il Pordenone.

Passeggiando per corso Vittorio Emanuele e corso Garibaldi, avrete modo di ammirare il Palazzo Comunale.

Di stile gotico, realizzato in laterizio, venne eretto tra il 1291 e il 1395. Aperto inferiormente da un portico loggiato, è preceduto da un avancorpo a torre sormontato da un orologio astronomico-lunare costruito dopo il 1542, dai fratelli Rainieri di Reggio.

In cima alla torre, due statue in pietra, dette popolarmente i “mori” per rifarsi a quelli di Piazza San Marco a Venezia, ma in realtà rappresentanti due paggi che portano i simboli dell’Austria al tempo feudale, sono posti alla sommità e battono le ore.

Friuli: dal prosciutto crudo alla trota

San Daniele del Friuli è il regno del Prosciutto crudo.  Carne di suino nato ed allevato solo in dieci regioni dell’Italia centro settentrionale; sale marino, niente additivi né conservanti, stagionatura effettuata esclusivamente in loco. Il risultato è il frutto di una maestria maturata e tramandata nei secoli.

Uno dei prosciuttifici artigianali del Friuli è il Bagatto, in cui è possibile fare visti guidate e degustazioni. In questo luogo il microclima è fondamentale, poiché s’incontrano le correnti fresche delle Alpi e quelle umide dell’Adriatico, che insieme con la natura morenica del terreno favoriscono la stagionatura ottimale.

Dalla carne al pesce, sempre all’insegna della gola e dell’alta qualità. A dominare la scena, accanto al prosciutto crudo, vi è la trota. La Regione, grazie ai suoi 2500 chilometri di acque dolci perenni e purissime, è la prima in Italia per l’allevamento della trota iridea, con cui copre il 40% della produzione nazionale.

Un viaggio tra i gioielli dell’Unesco fino a perdersi nelle inebrianti cantine friulane

Cividale del Friuli, capitale del primo ducato longobardo in Italia, il cui itinerario è stato riconosciuto patrimonio dell’Unesco dal 2011. Un piccolo gioiello che conserva la cinta muraria dell’epoca romana regalando scorci deliziosi. Da non perdere il Duomo, il Museo Archeologico, i vicoli medievali, il Ponte del Diavolo, che unisce le due sponde del Natisone. Le Valli del Natisone sono un caleidoscopio di colori soprattutto in autunno, perfette per tuffarsi in una natura incontaminata e rigogliosa legata a prelibatezze tutte da provare tra cui la gubana, dolce tipico della zona.

Ed accanto all’ambrosia, il nettare. Le cantine friulane non sono solo un’attrazione turistica. Qui cibo e vino sono uno stile di vita.

Esistono diverse zone vinicole DOC tra Udine, Gorizia, Pordenone e Trieste. Le rinomate aree del Collio, dei Colli Orientali e del Carso distano un’ora di auto tra loro. Il Collio, tra le Alpi Giulie e l’Adriatico, è tutto un susseguirsi di dolci declivi e pendii assolati. E’ un’ottima base per degustare vini di qualità.

Il Friuli è un territorio di grandi tradizioni e per la sua posizione geografica risente di influenze storiche e culturali diverse.

Friuli: un angolo affascinante dell’Italia nord orientale ultima modifica: 2016-11-03T13:56:45+01:00 da Rossana Nardacci

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