Gianni Minà, una vita per il giornalismo vissuto sul campo ogni giorno, a tu per tu con i grandi del mondo. È venuto a mancare all’età di 84 anni uno dei più grandi testimoni del nostro tempo che per molti anni ha raccontato la contemporaneità con la voce di grandi personalità dello sport, della politica, della cultura. “Perdiamo un giornalista originale, attento e mai banale, un uomo che amava la cultura. Ciao Gianni”. Lo ha scritto su Twitter il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, dopo aver appreso della scomparsa del giornalista.

Gianni Minà

Gianni Minà con le sue innumerevoli interviste ha dato vita ad incontri memorabili con Fidel Castro, il Comandante Marcos, con Diego Armando Maradona, Muhammad Ali. E poi ancora con attori, registi, esponenti della politica, del mondo dello spettacolo e altri ancora. Nella sua agenda i numeri di telefono dei grandi del Novecento: da Luis Sepúlveda a Robert Redford passando per Robert De Niro. Una lista interminabile di celebrità internazionali. L’annuncio della scomparsa è stato dato sulla sua pagina Facebook. “Gianni Minà ci ha lasciato dopo una breve malattia cardiaca. Non è stato mai lasciato solo, ed è stato circondato dall’amore della sua famiglia e dei suoi amici più cari. Un ringraziamento speciale va al Professor Fioranelli e allo staff della clinica Villa del Rosario che ci hanno dato la libertà di dirgli addio con serenità”.

Nato a Torino il 17 maggio 1938, Gianni Minà inizia la carriera da giornalista nel 1959 a ‘Tuttosport’, di cui diventa direttore dal 1996 al 1998. Nel 1960 debutta in Rai collaborando alla realizzazione dei servizi sportivi sui Giochi Olimpici di Roma. Approdato a ‘Sprint’, rotocalco sportivo, diretto da Maurizio Barendson, a partire dal 1965 si occupa di documentari e inchieste per numerosi programmi. Tra cui ‘Tv7’, ‘AZ, un fatto come e perché’, ‘Dribbling’, ‘Odeon. Tutto quanto fa spettacolo’ e ‘Gulliver’. Con Renzo Arbore e Maurizio Barendson fonda ‘L’altra domenica’. Nel 1976 è assunto al ‘Tg2’, diretto da Andrea Barbato. Nel 1981 vince il ‘Premio Saint Vincent‘ in qualità di miglior giornalista televisivo dell’anno. Dopo aver collaborato con Giovanni Minoli a ‘Mixer‘, debutta come conduttore di ‘Blitz’, programma di Raidue di cui è anche autore. In trasmissione accoglie ospiti come Eduardo De Filippo, Federico Fellini, Jane Fonda, Enzo Ferrari, Gabriel Garcia Marquez e Muhammad Ali.

minà e celebrità
Minà con Gabriel Garcia Marquez, Sergio Leone, Muhammad Alì e Robert De Niro

Libri, interviste e viaggi in tutto il mondo

Minà segue otto mondiali di calcio e sette olimpiadi, oltre a decine di campionati mondiali di pugilato, fra cui quelli storici dell’epoca di Muhammad Ali. Nel 1987 diventa famoso in tutto il mondo per un’intervista di sedici ore con Fidel Castro, il presidente cubano. Dal documentario è tratto il libro ‘Fidel racconta il Che‘. Ha diretto la rivista letteraria Latinoamerica e tutti i sud del mondo. Collaboratore per anni di quotidiani come Repubblica, l’Unità, Corriere della Sera e Manifesto, ha scritto numerosi libri tra cui Un continente desaparecido (1995); Storie (1997); Un mondo migliore è possibile. Da Porto Alegre le idee per un futuro vivibile (2002). E, ancora, Politicamente scorretto (2007); Il mio Alì (2014); Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà (2017 con G. De Marzo); Storia di un boxeur latino (2020) e Non sarò mai un uomo comune (2021).

(Foto pagina Facebook Gianni Minà)

Gianni Minà, il giornalismo a tu per tu con i grandi del mondo ultima modifica: 2023-03-28T08:11:01+02:00 da Redazione

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