La campagna di vaccinazione anti-Coronavirus è entrata nel vivo, ma il lavoro da fare è ancora lungo. Soprattutto in termini di sensibilizzazione. Secondo i sondaggi condotti, solamente il 57% degli italiani ha intenzione di farsi vaccinare. Un numero insufficiente, ben lontano dal 75-80% dei vaccinati che garantirebbe invece l’immunità di gregge. Ecco dunque che, governo e regioni, stanno pensando di ricorrere a testimonial celebri per svolgere un’operazione di convincimento.

Giuseppe Tornatore - donna nel video la stanza degli abbracci
Spot “La stanza degli abbracci” – YouTube

La necessità d’indagare il dubbio

 “Arcuri mi ha convocato per chiedermi di realizzare dei piccoli spot per una campagna di sensibilizzazione sulla necessità di vaccinarsi e io ho aderito immediatamente” ha spiegato Giuseppe Tornatore domenica 17 gennaio, intervistato a Domenica In.

Uno spot è già stato realizzato, s’intitola “La stanza degli abbracci” e racconta tutta l’emozione a cui Giuseppe Tornatore (Oscar per “Nuovo Cinema Paradiso” e firma di capolavori quali “La leggenda del pianista sull’oceano” e “Baaria”) ci ha abituati. Su cosa ha puntato il regista? Sul bisogno di comprendere e di aiutare chi dice di non volersi vaccinare. Così, nel suo spot, una figlia abbraccia attraverso un telo di plastica l’anziana madre. “I dubbi aiutano, devi volerti bene” dice la mamma, quando la figlia esprime i suoi dubbi circa il vaccino.

Giuseppe Tornatore spiega i suoi spot

“L’idea era di evitare la dimensione didascalica, informativa e didattica, puntando sul concetto di trasmettere una riflessione attraverso un clima emotivo” ha spiegato Giuseppe Tornatore. A lui, Arcuri ha chiesto di ideare e realizzare diversi spot per sensibilizzare gli italiani sulla necessità di vaccinarsi. Il regista ha scelto così di girare una trilogia, col primo spot pronto, il secondo in montaggio e il terzo che arriverà a breve. Poi, forse, ce ne sarà anche un quarto. La colonna sarà curata invece da Nicola Piovani, un Oscar per le musiche de “La vita è bella” alle spalle e cinque settimane di ricovero proprio a causa del Coronavirus.

Arcuri - Domenico Arcuri
Domenico Arcuri – YouTube

Non solo Giuseppe Tornatore: i testimonial celebri

“Non so se sono un buon testimonial, ma se fosse utile lo farei sicuramente”: queste le parole del fotografo Oliviero Toscani, intervistato da Adnkronos. Perché, se ad oggi i testimonial celebri sono stati essenzialmente i medici e i virologi che spesso vediamo in tv, presto potrebbero vaccinarsi in diretta molti vip. Lino Banfi ha proposto di farlo in tv insieme alla moglie e ai nipoti, per coinvolgere tutte le generazioni. “Aspetterei anche qualche mese, finché fosse disponibile per i più piccoli, pur di farlo tutti insieme. Sarebbe un messaggio importante da dare a ogni classe d’età” ha detto. E poi Pippo Baudo, Iva Zanicchi (che per il Coronavirus è finita in terapia sub-intensiva e ha perso un fratello), Mara Venier. Del resto, già nel passato si era soliti ricorrere a testimonial vip. Basti pensare a quando, nel 1956, Elvis Presley si vaccinò in diretta tv contro la poliomelite. Quella volta, la malattia in dieci anni passò da 58mila casi a 910. E, il merito, fu proprio del Re del Rock. Almeno in parte.

Giuseppe Tornatore firma gli spot per il vaccino anti-Coronavirus ultima modifica: 2021-01-22T09:00:00+01:00 da Laura Alberti

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