Un applauso per Handy!

Può un film basato sulle vicende di una mano avere successo e non annoiare il pubblico? Si, può!

Le due sale piene del cinema Cinestar I Portali di Catania per l’anteprima nazionale di Handy – La rivolta delle mani siciliane e il prolungamento della sua proiezione fino al 3 Maggio ne sono la testimonianza. Sono 3100 le presenze registrate in 7 giorni, superando colossi internazionali quali Fast and Furious 8. Il progetto è stato interamente scritto, prodotto e diretto da un regista siciliano, Vincenzo Cosentino. Già premiato al Festival di Cannes per il cortometraggio The Flip Trip.

È lo stesso regista, durante un intervento antecedente alla proiezione del film, a raccontare quanto sia stato difficile portare nelle sale la sua creatura. Le tappe e le difficoltà affrontate nel corso di quattro lunghi anni per sviluppare un progetto che nessuno voleva finanziare e che ha distribuito attraverso il crowfounding – una raccolta fondi alla quale hanno partecipato più di mille persone – oltre che alla collaborazione dei cinema aderenti e di coloro che hanno creduto in lui e lo hanno sostenuto a costo zero.

handy

Di cosa parla Handy?

La storia parla di una mano, Handy per l’appunto, che decide di staccarsi dal suo padrone perché, non credendo nelle sue potenzialità e reputandolo troppo debole, vuole realizzare da sola il suo sogno di diventare una scrittrice. Durante il suo percorso di indipendenza Handy incontra lo scrittore Frank The Black. Magistralmente interpretato da Franco Nero. Il quale si è prestato a recitare nel film per la fiducia riposta in esso e senza percepire alcun compenso.  E grazie al suo supporto decide di intraprendere un viaggio. Così da raccontare tutte le vicende di vita vissuta all’interno di un romanzo.

Il mondo visto da Handy

A primo acchito la storia può sembrare semplice, ma in realtà trasmette diversi messaggi:

è un messaggio sulla forza dell’amore che spingerà Handy a cercare la sua Manicure in giro per il mondo. Un messaggio sulla scrittura e su quanto sia importante scrivere di quello che si vive ogni giorno perché, come diceva Frank The Black nel film “solo così i lettori potranno leggere l’anima di chi ha scritto”.

È un messaggio su quanto sia difficile realizzare il proprio sogno dovendo affrontare così tanti ostacoli. Del resto la storia di Handy è la storia di Vincenzo. Porte chiuse in faccia, momenti di sconforto e voglia di mollare tutto in un primo momento; ripresa, rinascita e successo in una seconda fase.

È un messaggio di incoraggiamento per tutti coloro che hanno paura di fallire. Perché, se una piccola mano può farcela, allora tutti noi possiamo giungere in cima al Grand Canyon dei nostri sogni.

E, infine, è un messaggio di solidarietà. Handy nasce dalla collaborazione di tante mani amiche e la necessità di darsi sostegno è il punto forte dell’intera storia.
Handy è un film molto ben costruito, ironico, divertente e con un’attenzione particolare ai dettagli. Ma la sua forza consiste nei numerosi input che è in grado di lanciare, nel fatto che ognuno di noi possa trarre da esso un piccolo insegnamento di vita. Entrare in un cinema pieni di amarezza per tutto ciò che va storto nella propria vita ed uscirne anche solo un pizzico più forti e vogliosi di lottare. Questo è Handy.

Handy, una mano che si è fatta strada da sola ultima modifica: 2017-05-03T07:34:38+02:00 da Emanuela Pettinato

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