Viaggi nello spazio e nel tempo per teletrasporto, luoghi dello spirito, catechismi visivi, musei all’aria aperta, elevazione dell’anima immersa tra panorami mozzafiato e l’arte sacra della migliore scuola. Questo ed altro ancora sono i nove Sacri Monti del Piemonte e della Lombardia, siti Patrimonio Unesco dal 2003.

In cammino tra terra e Cielo

Si tratta di percorsi all’aria aperta, in ascesa verso la vetta (in genere, un santuario) le cui tappe sono caratterizzate da “cappelle”, ovvero rappresentazioni tridimensionali (complessi statuari su sfondi affrescati, di gran pregio artistico) della passione di Gesù, dei misteri del rosario o della vita di San Francesco d’Assisi.
Si trovano in amene vallate alpine, tra colline, vigneti e panorami lacustri. Sette di loro sono in Piemonte (Varallo, Orta, Crea, Oropa, Ghiffa, Domodossola e Belmonte) e due in Lombardia (Varese ed Ossuccio).

sacri monti - varallo ascesa
Scorcio del Sacro Monte di Varallo. Foto: Rinina 25 Twice 28.

L’idea dei Sacri Monti

Ma a chi è venuta questa peculiare idea? Il primo Sacro Monte è quello di Varallo, in Valsesia (Piemonte). Risale alla fine del 1500, quando il frate francescano Bernardino Caimi decise di proporre delle rappresentazioni di alcuni luoghi della Terra Santa legati alla vita di Cristo. Non era semplice poter visitare di persona quei luoghi… anzi, era un sogno realizzabile da pochissimi fortunati. E allora… perché non far vivere un’esperienza spirituale simile alla nostra gente, al popolo fedele, come lo chiamerebbe oggi Papa Francesco? Così celebri artisti del tempo furono ingaggiati in questo ambizioso progetto: costruire scene della vita di Gesù Cristo “nella sua terra”, attraverso statue a grandezza naturale, a colori e con abiti dell’epoca e sfondi realisticamente dipinti.

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Interno di una cappella del Sacro Monte di Varallo, in Valsesia.

Un influencer per i Sacri Monti, cominciando da Varallo

L’idea del Sacro Monte ebbe successo. Era un nuovo strumento per raccontare ai fedeli la storia sacra, in modo coinvolgente ed evocativo. Un modo di vivere e riaccendere la fede, proponendo la pratica del viaggio a piedi (il pellegrinaggio) come metafora di quello interiore verso Dio, per trovarlo in Terra, come anticipo dell’incontro con Lui in Cielo. Immaginiamo i primi gruppi di fedeli-pellegrini. Dev’essere stata davvero un’esperienza inedita, uno scossone spirituale alla tranquilla vita grama dei poveri contadini, artigiani e commercianti dell’epoca. Uno dei primi fans dell’idea, ed entusiasta pellegrino (oggi potremmo chiamarlo influencer) fu nientemeno che l’allora cardinale di Milano e poi santo Carlo Borromeo. L’amato vescovo visitò varie volte Varallo, dove alloggiò convalescente anche poco prima di morire.

Varese, tra laghi ed alture

Così nacquero altre esperienze nelle prealpi piemontesi e lombarde. Ed è proprio vero ciò che promette il sito ufficiale: sono “luoghi ideali per un turismo sensibile all’arte, allo spettacolo della natura e ai valori della spiritualità”. Lo diciamo con cognizione di causa, giacché chi scrive ha potuto visitare e vivere i sacri monti di Varallo, Varese ed Orta.
Il Sacro Monte di Varese, per esempio, fu visitato anche da Papa Giovanni Paolo II, oltre che da Paolo VI quando era arcivescovo di Milano, diocesi nella quale si trova. È costituito da quattordici cappelle dedicate ai misteri del Rosario, che conducono al santuario di Santa Maria del Monte, luogo di pellegrinaggio sin dal Medioevo, quando vi si stabilirono due eremite, oggi beate, e dove esiste tuttora il vivace convento di clausura delle Romite Ambrosiane.

sacri monti - panoramica varese

Fede radicata fin dalle origini del cristianesimo

Il posto è paesaggisticamente e naturalisticamente suggestivo, ed è oggi parte di un’area regionale protetta, il Parco regionale Campo dei Fiori. Il percorso, un ampio acciottolato di oltre due chilometri che tocca le 14 cappelle, è immerso nel bosco di faggi e castagni. La vista, a mezza altezza del monte Campo dei Fiori, spazia sulla città di Varese e sui laghi che ne adornano i dintorni.
La fede qui è viva da secoli. Oltre alle beate Caterina e Giuliana, si dice che nel luogo in cui si trova il santuario dedicato alla Madonna (punto di arrivo del percorso) esistesse già nel IV secolo un piccola cappella eretta da Sant’Ambrogio come ringraziamento per la vittoria sugli ariani.
Quel che è sicuro è l’esistenza qui di un santuario romanico dell’XI secolo, di cui oggi rimane la cripta, costruito forse su un edificio ancora precedente.

I Sacri Monti di Orta, Oropa, Ghiffa, Crea, Ossuccio, Domodossola e Belmonte

Ad Orta, sulle rive dell’omonimo incantevole lago, il Sacro Monte raffigura il cammino spirituale di San Francesco, l’uomo che più assomigliò a Cristo. Ad Oropa, invece – uno dei Sacri Monti più celebri, nonchè il santuario mariano più visitato dell’arco alpino – le 12 cappelle invitano a ripercorrere la vita di Maria. Il Sacro Monte di Ghiffa è il più piccolo. È composto da tre cappelle e dal santuario. Vi si rappresentano l’Incoronata (la Madonna incoronata Regina in Cielo), san Giovanni Battista e Abramo. Quello di Crea, nel Monferrato, ci presenta sant’Eusebio ed episodi della vita della Vergine Maria e di Gesù. Ossuccio, sul ramo di Lecco del Lago di Como, ospita 14 cappelle e un santuario che permettono di immergersi nei misteri del rosario. I sacri monti di Domodossola e Belmonte, invece, riproducono la salita al Calvario di Nostro Signore. Il primo culmina nella cappella della resurrezione. Il secondo, in un antico e preesistente santuario mariano del secolo XI.

Sacri Monti 2.0

Oggi i sacri monti godono in genere di ottima salute. In maggioranza sono stati ristrutturati in tempi non lontanissimi, o lo sono in divenire. Oltre alla modalità tradizionale di visita, sono nati più recentemente alcuni progetti educativi dove gli alunni delle scuole si esercitano nello storytelling, hanno creato un gioco da tavolo, realizzano ricerche e sviluppano l’iniziativa social, con mappa QR, geoblog e hashtag #sacrimontisocial. Non ci sono scuse, allora, per non lasciarsi attirare dai Sacri Monti!

Foto principale: “Marco 030783 a volte ritornano” in Flickr, licenza C.C.

I Sacri Monti: contemplazione per spirito e corpo ultima modifica: 2022-08-07T09:30:00+02:00 da Silvano Malini

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