Secondo gli esperti il pesce leone o scorpione, insieme al granchio blu, rappresenta un grande problema per il Mediterraneo, perché è un predatore temibile per i pesci locali, in quanto invade il loro ecosistema con effetti devastanti.
Questo pesce definito da molti un “mostro marino” è un pericolo anche per l’uomo, per via delle sue spine dorsali velenose.
Normalmente questo pesce d’acqua salata vive nel Mar Rosso e nell’Oceano Pacifico, in Australia, in Giappone e in Polinesia.
Non si tratta dunque di un soggetto appartenente al nostro mare, eppure capita sempre più spesso di incontrarlo, in quanto, come tante altre specie marine, si è spostano nelle acque fresche del Mediterraneo nel quale ora ha trovato un habitat a lui più congeniale.
Alcuni esemplari sono stati avvistati lungo le coste della Sicilia, della Calabria e della Puglia.
Secondo gli zoologi questo pesce è un pericoloso predatore da temere, anche per quanto riguarda il mercato ittico che porterà ad un aumento del prezzo del pesce in quanto ha una notevole capacità di colonizzare nuovi habitat e di impattare in maniera notevole gli ecosistemi nostrani.
Passando dal canale di Suez l’invasione di questa specie va avanti da almeno 10 anni, quando sono stati registrati i primi avvistamenti nel Mediterraneo orientale. Dopo di che, lo Pterois volitans si è spostato, arrivando a occupare aree più fredde, contrariamente a quelle del suo habitat.