In Emilia Romagna i vaccini covid vengono iniettati anche di notte. Il governatore regionale, Stefano Bonaccini, ha chiesto la disponibilità alla Ausl (Azienda unità sanitaria locale) e a Bologna, già da oggi, si va avanti fino alle 22. L’idea di allungare l’orario nelle ore notturne, per permettere un’accelerazione sulla campagna vaccinale, secondo Bonaccini consentirebbe di arrivare all’immunità di gregge molto prima della fine dell’anno.

In Emila Romagna, vaccino

Comincia Bologna con 200 vaccini in più in ogni turno

In Emilia Romagna, a partire da oggi, si vaccinerà anche di sera. Si comincia da Bologna, estendendo l’orario di attività del punto vaccini della Fiera fino alle 22. Il prossimo turno di vaccinazioni serali è previsto per venerdì 15. In merito all’iniziativa si è espresso il direttore generale dell’Ausl cittadina, Paolo Bordon, che ha spiegato: “Siamo i primi in Italia a fare le vaccinazioni di notte e ne prevediamo 200 in più in ogni turno aggiuntivo. Vogliamo accelerare e chiudere la prima fase con gli operatori sanitari per passare alla popolazione. Pensiamo di coinvolgere anche gli studenti di medicina e delle professioni sanitarie”.

In Emilia Romagna, siringa

I primi a essere vaccinati

In Emilia Romagna, dunque, si fa tutto il possibile per raddoppiare o addirittura triplicare il numero dei vaccinati. I nuovi turni aggiuntivi di vaccinazione saranno dedicati dall’Ausl di Bologna a determinate categorie di persone, che per il lavoro che svolgono hanno la priorità. Inizieranno le direzioni della stessa Ausl insieme a quelle dell’Istituto ortopedico Rizzoli e del policlinico Sant’Orsola. La precedenza è prevista anche per il personale degli uffici sanitari delle forze dell’ordine, dell’esercito e dell’Inail. Ma anche gli assistenti sociali e gli psicologi del Comune di Bologna, i rappresentanti delle associazioni dei pazienti e di quelle di volontariato attive negli ospedali.

In Emilia Romagna, dottore

Un obiettivo possibile

In Emilia Romagna l’indice di contagio Rt è superiore a 1 e da ieri la regione è in zona arancione. Con essa, la Calabria e la Lombardia. Ma anche Sicilia e Veneto sono state inserite nella stessa zona, perché lo hanno richiesto. La soglia d’attenzione, quindi, deve rimanere alta. Per Bonaccini, realizzare l’obiettivo è possibile con un adeguato numero di vaccini e con l’aiuto del personale sanitario.

Bonaccini: “Ci aspettiamo un aiuto di personale sanitario aggiunto”

“Bisognerà fare bene i compiti, organizzare al meglio tutto – ha dichiarato il presidente Bonaccini – . Essere bravi, veloci. È chiaro che serve un numero di vaccini adeguato. È nel flusso di trasferimento, distribuzione e vaccinazione che può andare al meglio una macchina che sta cominciando a essere oliata veramente alla grande. Ci aspettiamo poi un aiuto di personale sanitario aggiunto. Le Regioni lo hanno chiesto al Governo, il commissario Arcuri ha fatto un bando e arriverà nelle prossime settimane”.

In Emilia Romagna la campagna vaccinale si fa anche di notte ultima modifica: 2021-01-11T09:00:00+01:00 da Antonietta Malito

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