Vanessa Campagna: la musica pop mi permette di essere me stessa e di far sentire meno solo chi mi segue.
Vanessa Campagna, italiani.it ha il piacere di intervistarla e di conoscerla meglio grazie alla collaborazione con il Maestro Jonathan Cilia Faro.
Vi ringrazio per questa intervista e sono entusiasta di rispondere a tutte le vostre curiosità.
Che cosa ha pensato quando Jonathan Cilia Faro le ha proposto di incidere con lui il duetto “O sole mio”, sapendo che è la canzone più famosa della cultura italiana?
“O sole mio” è una delle mie canzoni preferite. Sia mia madre che mio padre hanno origini italiane e sono cresciuta cantando questa canzone in lingua italiana. Quando ho conosciuto Jonathan qui a Nashville, ero molto entusiasta non solo di conoscere un autentico emigrante italiano ma anche un grande artista. “O sole mio” è una canzone divertente e ricordo che, dopo ogni registrazione, da buon italiano Jonathan mi preparava un pranzo fatto in casa. Non posso dimenticare la sua pasta al pesto.
Ci racconti della tua famiglia, di quanto la cultura italiana la abbia influenzata durante la sua infanzia in America e cosa significa per lei avere origini italiane.
Sono nata a Beaver Falls in Pennsylvania, una piccola città a 40 miglia a nord di Pittsburgh. Mio padre era il primo figlio nato negli Stati Uniti e non parlava inglese fino alla prima elementare. Sono cresciuta in mezzo a persone che intorno a me si esprimevano in italiano. Mia nonna Josephine è di Locri in Calabria e mio nonno è originario di Santo Stefano di Briga un quartiere di Messina, in Sicilia. La famiglia di mia nonna materna, invece, proviene da Napoli e ancora oggi i miei parenti abitano sia lì che in Sicilia, Calabria, Firenze, Como e Milano. Crescere come italoamericana è stata una bella esperienza per me. La mia famiglia è appassionata, amorevole, premurosa e molto educata. Grandi cuori e grandi appetiti! Il cibo è una parte importante nella nostra famiglia: non esci mai affamato dalle nostre case. La tradizione è molto importante per noi. Adoriamo riunire tutti e festeggiare con vino e cibo. Essere italiana è così divertente. Ho il sangue italiano che mi scorre nelle vene e questo mi ha reso una donna “piccante” e un grande amante. Mi piace prendermi cura delle persone che amo, oltre a difenderle. Parlo con il cuore in mano e sono molto onesta. Caratteristiche che fanno parte del mio patrimonio genetico. Sono grata che la mia famiglia non abbia perso le tradizioni italiane una volta stabilitasi negli Stati Uniti. Penso che sia importante che tutte queste cose vengano tramandate di generazione in generazione. Tutto ciò mi ha resa quella che sono oggi e influenza profondamente anche la scrittura delle mie canzoni e le mie scelte musicali. Viva l’Italia per sempre!
Quale è il suo piatto italiano preferito e quale preferisce cucinare?
Adoro le melanzane in qualsiasi versione, sottoforma di “rolatine”, di chips (melanzane a fette sottilissime, olio d’oliva, sale, pepe,aglio, cotte in forno fino a renderle croccanti) o ancora mi piacciono alla parmigiana o ripiene. Amo cucinare le verdure italiane, la pasta e il sugo.
Lei è così giovane e ha già collaborato con molti artisti internazionali. Quale collaborazione l’ha influenzata e colpita maggiormente? C’è un cantante italiano con cui vorrebbe lavorare?
La collaborazione che mi ha influenzato maggiormente è stata quella con Michael W. Smith e in particolare con la canzone “Waymaker”, che è stata un successo mondiale. Quella canzone non era mai stata ascoltata o non era molto popolare negli Stati Uniti fino a quando non mi è stata data l’opportunità di cantarla nello speciale Trinity Broadcasting Network (NdR. TBN, network televisivo cristiano statunitense) che abbiamo registrato alla Bridgestone Arena di Nashville nel Tennessee. La canzone è stata originariamente scritta ed eseguita da un artista nigeriano di nome Sinach. Michael l’ha sentito e ha deciso di farmela cantare quella notte a Nashville davanti a 16 mila persone. Il video di quella performance è diventato virale e poi, prima che ce ne rendessimo conto, molti artisti hanno fatto la cover della canzone.
Le stazioni radio qui in America l’hanno adorata così tanto che hanno chiesto a Michael di mandarla in onda e in seguito mi ha invitato a cantarla con lui. La nostra versione è arrivata al primo posto nelle classifiche “Billboard Christian” e da allora è stata certificata “gold” dalla Recording Industry Association of America (NdR. RIAA è l’Associazione Industriale Discografica d’America). Quella canzone ha cambiato la mia vita in tanti modi e sono così grata di averne fatto parte.
Durante la pandemia, sono stata molto commossa dai molti video in cui le persone cantavano questa canzone e ancor più quando l’ho visto fare agli Italiani sui loro balconi. Ricordo di aver chiamato Michael e di avergli detto che volevo pubblicare una versione italiana di “Waymaker” per la mia famiglia in Italia. Ho pensato che sarebbe stato un bel modo per sollevare la mia gente, dare loro speranza e cantare questi testi stimolanti e commoventi nella loro lingua. Gli è piaciuta l’idea e, qualche giorno dopo, siamo entrati in studio e abbiamo registrato “Waymaker, Aprirai Una Via”. Questa versione per me sarà per sempre speciale.
Per quel che riguarda, invece, la collaborazione con un artista italiano, oltre a Jonathan Cilia Faro mi piacerebbe lavorare con Andrea Bocelli. È sempre stato il compagno di duetto dei miei sogni da quando ho iniziato a “cantare la preghiera” quando avevo 8 anni. Sono cresciuta girando per il paese con il famoso direttore d’orchestra e compositore Marvin Hamlisch e lui mi faceva cantare “The Prayer” con diverse orchestre sinfoniche. Ogni volta che salivo sul palco e iniziavo a cantare, mi immaginavo mentre lo facevo al Colosseo con Andrea Bocelli. Mi sentirei molto realizzata se potessi esibirmi con lui. Quindi, se stai leggendo questo articolo… duettiamo!
Qual è il suo genere musicale preferito e perché?
Il mio genere musicale preferito è la musica pop. Adoro le melodie che suscitano emozioni forti e che raccontano in modo onesto la realtà. In qualità sia di artista che cantautrice, riesco a esprimere attraverso le canzoni i miei stati d’animo molto più facilmente. La musica pop mi permette di essere me stessa e di trasmettere esattamente quello che voglio dire. Adoro il fatto che si possa entrare in contatto con le persone attraverso questa arte e far loro sapere che qualunque cosa stiano provando, non sono soli. La musica unisce le persone, indipendentemente dalla barriera linguistica. Anche se non capisci l’italiano, puoi comunque sentire esattamente ciò che quella persona sta provando e dicendo attraverso la melodia della canzone che sta cantando. Adoro il fatto che la musica lo faccia. Unisce le persone.
A livello artistico, qual è il suo sogno?
Il mio sogno come artista è quello di essere riconosciuta a livello mondiale ma in modo familiare. Vorrei girare il mondo suonando negli stadi, cantando della musica che cambia la vita delle persone e le unisce.
Qual è il suo prossimo progetto?
Il mio prossimo progetto è in realtà quello a cui mi sto dedicando attualmente. Ho lavorato sodo in studio, scrivendo e registrando delle canzoni che raccontano la mia storia. Ne ho già pubblicate 3: “Hold Me”, “Broken” e “How You Know”. Le potete trovare su tutte le piattaforme di streaming: Apple Music, Spotify, Tidal, Amazon, Youtube e altro ancora. Se volete potete anche dare una sbirciatina alla mia vita e ai miei lavori seguendomi su Instagram @vanessacampagna_official e Facebook @vanessacampagnamusic, Tik Tok @vanessacampagna_official e infine visitando https://open.spotify.com/artist/4a4KcYuu2DZrL8sTGyu5sM?si=33jcLtqPRlahSa4v-kg7jg
italiani.it è un portale dedicato a tutti gli Italiani nel mondo. Cosa vuole condividere con i nostri lettori?
Vorrei salutare la mia FAMIGLIA ITALIANA! Piacere di conoscervi! Non importa cosa stiate attraversando, non importa dove vi troviate nella vostra vita, sappiate che siete amati, perfetti e belli per essere autenticamente voi stessi. Il mio obiettivo nello scrivere e pubblicare musica è quello di sollevare, rincuorare gli altri, riunire le persone e fare loro sapere che non sono mai sole.
Quale città o regione italiana vorrebbe visitare e perché?
Mi piacerebbe visitarle tutte! Ho una lunga lista che parte dai luoghi da cui proviene la mia famiglia e cioè Locri, la Calabria, Messina, la Sicilia e Napoli. Oltre a questo, mi piacerebbe conoscere Positano, Roma, la Sardegna e la Toscana.
