Giancarlo Zenato, pittore astratto maestro dell’ego-painting. Nato ad Adria in Veneto 69 anni fa, l’artista vanta oltre mezzo secolo di brillante carriera con mostre e rassegne realizzate in tutto il mondo. Molto restìo all’utilizzo dei social, esistono molte pubblicazioni cartacee sulla sua espressione e tecnica artistica. Negli anni ha ottenuto riconoscimenti prestigiosi ed è stato anche inserito nell’Annuario d’arte moderna degli artisti contemporanei.
L’ego-painting
Per i critici e gli esperti, Zenato è il ‘creatore’ dell’ego painting. Si tratta di una tecnica di decolorazione, sfibratura, e ricolorazione di pagine di carta già dipinte con inchiostri diversi. Nella fase successiva, grazie proprio all’ego-painting, le pagine rinascono a nuova vita. Nuove opere che si delineano dopo una attenta scelta dei colori, non seguendo alcuno schema già prefissato. Complessivamente il lavoro finito è frutto della velocità d’esecuzione e della miscellanea cromatica che conferisce unicità e originalità all’opera stessa.
Dicono di lui
“Giancarlo Zenato è artista sofferto, dal percorso umano travagliato e inusuale. Quanto rappresenta nelle tele è stato intimamente e con globale partecipazione elaborato nel profondo dell’animo. A leggere le sue opere facciamo che sia il cuore di ciascuno di noi”. (Paolo Ettore Forzato Arcioni – storico)
A voler per forza dare un’interpretazione razionale a quella parte d’arte di Giancarlo Zenato da egli stesso denominata ‘ego painting’, si rischia di togliergli genuinità. Credo che le sue opere possano essere capite e registrate al di fuori di una precisa e chiara chiave di lettura. Un senso di evanescenza e di immortalità pervade le vernici dell’artista, di vuoto assoluto insieme, di psichedelico, di metafisico. Di tremendamente terreno quanto infinitamente divino”. (Gianni Piva – critico d’arte).
