Laurea honoris causa in Global Business Management per lo stilista Giorgio Armani che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento dall’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Laurea Honoris Causa
La cerimonia si è svolta al Teatro Municipale di Piacenza, dove è nato l’11 luglio 1934. A consegnare l’ambito titolo il Rettore Franco Anelli, mentre la preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza, Anna Maria Fellegara ha letto le motivazioni. Un riconoscimento accademico attribuito a un imprenditore divenuto protagonista del global business grazie alle sue straordinarie capacità creative, organizzative e strategiche. Giorgio Armani a Piacenza ha frequentato il Liceo scientifico Lorenzo Respighi prima di trasferirsi a Milano con la famiglia. Divenuto stilista e imprenditore, è il fondatore di un marchio conosciuto in tutto il mondo. Oggi è presidente e amministratore delegato del Gruppo Armani, tra le aziende della moda e del lusso leader internazionale, con 8.304 dipendenti e 9 stabilimenti di produzione.
Giorgio Armani, imprenditore della moda
“Questa laurea – ha detto lo stilista – ha un valore speciale perché premia il mio ruolo di imprenditore e la passione che mi hanno permesso di trasformare un sogno in un gruppo solido, simbolo del made in Italy. Un riconoscimento speciale perché mi viene conferito nella mia città natale, un luogo magico e pieno di ricordi. Da Piacenza sono partito per cercare la mia strada che ho trovato a Milano, ma le mie radici sono rimaste sempre qua”. Nel suo intervento, Giorgio Armani ha ricordato anche uno dei momenti più duri della sua vita, la morte del socio e compagno Sergio Galeotti, mancato nel 1985, dieci anni dopo aver fondato con lui la Giorgio Armani. “Ho fondato la Giorgio Armani insieme a Sergio Galeotti, il primo a credere veramente nel mio talento.
Lui – ha detto Armani – si occupava del business e io della creatività, ma il destino mi ha messo a dura prova e, a seguito della scomparsa del mio socio, per far sì che la Giorgio Armani sopravvivesse, ho dovuto occuparmi di persona dell’azienda. Molti pensavano che non ce l’avrei fatta, ma grazie alla mia caparbietà e al sostegno delle persone a me vicine, sono riuscito ad andare avanti. È stato un percorso lungo e a tratti complesso, i momenti difficili li ho superati con l’impegno e la dedizione e il rigore. Con coraggio e fiducia, ho sempre coltivato con fierezza, difendendola, la mia indipendenza. Ascolto il parere degli altri, ma sono io che prendo le decisioni, soppesando sempre rischi e benefici, con un grande senso di responsabilità”.
(Foto Agenzia Ansa)