Lina Wertmuller, la regina della macchina da presa. I funerali della grande regista, scomparsa oggi all’età di 93 anni, si terranno sabato prossimo, 11 dicembre nella Chiesa degli Artisti a Roma. La camera ardente sarà aperta domani nella sala della Protomoteca, dalle 10 alle 20. L’ingresso, dalla scalinata del Vignola, sarà consentito in osservanza alle disposizioni anti-Covid vigenti.
Lina Wertmuller, leggenda del cinema
“Con Lina Wertmüller se ne va una leggenda del cinema italiano. Una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia”. Lo ha scritto su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha dichiarato: “L’Italia piange la scomparsa di Lina Wertmüller, una regista che con la sua classe e il suo stile inconfondibile ha lasciato un segno perenne nella nostra cinematografia e in quella mondiale. Premio Oscar alla carriera nel 2020, ha avuto una carriera lunga e intensa, consegnandoci opere alle quale ognuno di noi resterà per sempre legato. Grazie, Lina”.
L’applauso della Camera dei deputati
L’aula della Camera dei deputati con un lungo applauso ha reso l’ultimo omaggio a Lina Wertmuller. A dare la notizia della scomparsa della nota regista, il deputato Luciano Nobili. “Nel 1977 è stata la prima donna a essere candidata al premio Oscar per la regia, con il film ‘Pasqualino settebellezze’. Prima di Jane Campion, Kathryn Bigelow o Sofia Coppola che in seguito hanno riconosciuto come l’esempio e il lavoro di Lina Wertmuller fosse stato così importante. Nel 2020 – ha sottolineato il parlamentare – ha ricevuto l’Oscar alla carriera, un riconoscimento importantissimo che ha onorato il suo cinema, il suo lavoro e il nostro Paese. Credo che tutti gli italiani la ricorderanno per i suoi film, la sua intelligenza e il carattere e la sua grande capacità di coniugare impegno politico e grande successo popolare”.
“Scrivo sempre perchè la chiave di tutto è lì, nelle storie”
Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, era nata nella capitale il 14 agosto 1928. Origine aristocratiche e svizzere, sposata allo scenografo Enrico Job, è stata la prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar, nel 1977, come migliore regista. Ma anche per il miglior film straniero e migliore sceneggiatura. La pellicola candidata era appunto Pasqualino Settebellezze. Il cinema per lei è un palcoscenico dove denunciare e affrontare con coraggio temi di grande attualità, sia politici che sociali, di evoluzione del costume. Argomenti trattati sempre con sagacia e grande ironia. Altra sua grande passione è stata la lirica. La Carmen al San Carlo di Napoli per l’inaugurazione della stagione 1986-87 e la Bohème all’Opera di Atene nel 1997 portano la sua firma.
Oltre a diverse altre sceneggiature e regie teatrali. Tra i riconoscimenti, oltre all’Oscar alla carriera, il Premio Flaiano alla carriera (2008), il Globo d’oro alla carriera (2009), il David di Donatello alla carriera (2010). E, ancora, il cavalierato di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. La Wertmuller ha anche ricevuto due cittadinanze onorarie, dai comuni di Napoli e Minori. In una intervista aveva dichiarato: “Più di quello che è stato, mi piace pensare a quello che farò. Forse un altro film, ho tanti progetti in cantiere, e magari un’altra autobiografia. Lavoro e scrivo sempre, ogni giorno, perché la chiave di tutto è sempre lì, nelle storie”. Una grande lezione anche per le generazioni future.
(In copertina la regista scomparsa – Foto Facebook Official Page)
