Alla scoperta della Perla del Tirreno. Una bellezza profonda. Le montagne sono di un verde intenso, selvagge ed incontaminate e s’inabissano nelle limpide acque blu, in un’alternanza di intrecci cromatici.

Maratea: la stessa bellezza selvaggia di una perla incastonata tra le rocce

Facile conquistare il titolo di “Perla del Tirreno”, mentre già nell’antichità i Greci la chiamavano la “Dea del Mare”.

Lungo i 32 km della costa di Maratea, tra scogliere ed insenature che traforano come un merletto l’intera costa, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il litorale si snoda tra il Canale di Mezzanotte e la foce del fiume Noce, con le parenti rocciose alte e ripide che ora s’incuneano a mo’ di promontorio. Ora si ritraggono accogliendo piccoli arenili, spiagge di ghiaia o piscine naturali raggiungibili solo in barca.

La costa di Maratea come un merletto

Raccolta ed intima è Cala Jannita detta anche la spiaggia nera per il colore della sabbia, la cui forma sembra creata da un designer. Qui si apre la grotta della Sciabella, legata a numerose leggende. Si racconta che Sciabella, una donna fedifraga, quì incontrasse i suoi amanti finchè il marito la scoprì e la fece precipitare dalla piccola cavità che si apre sulla colta della caverna.

All’ombra del Redentore
All’ombra del Redentore

Incanta la Grotta delle Meraviglie, in località Marina di Maratea, dove le stalattiti e le stalagmiti si sono divertite a formare fantasiosi ricami. E le colonne, unitamente ai drappeggi di calcite, fantastiche decorazioni, da cui il nome.

Curiose sono anche la Grotta dei Pipistrelli e del Dragone, autentiche cattedrali di roccia. Su questo tratto di costa si trova anche una miriade di calette e spiagge, ideali per chi desidera la tranquillità.

Anginarra e Luppa con sabbia scura e mista a ciottoli fino a Rena Carruba, raggiungibile solo via mare.

All’ombra del Redentore

Gli aromi inebrianti di ginestre, fiordalisi, orchidee, fino alla rara Primula palinuri, accompagnano sino al Monte San Biagio, dove domina la celebre Statua del Redentore. Statua scolpita in cemento bianco e scaglie di marmo di Carrara dal fiorentino Bruno Innocenti nel 1965.

Vi si arriva tramite tortuosi tornanti, i quali ad ogni curva regalano una vista spettacolare sul mare. Si eleva bianca ed imponente dominando la città carioca. Sotto l’ombra della sua mole, ben 22 metri di altezza, ci si sente infinitamente piccoli. Ma allo stesso tempo protetti come in un caldo abbraccio.

Il fascino del centro storico di Maratea

Il fascino del centro storico di Maratea
Il fascino del centro storico di Maratea

Merita una visita anche il centro storico di Maratea. Piccolo e tutto in salita. Conserva l’impianto medievale, fatto di vicoli strettissimi, stradine di pietra e scalette che portano alla piazza centrale. Luogo di grande fermento culturale soprattutto durante questi mesi estivi con mostre e festival. Come le Giornate Internazionali del Cinema-Premio Basilicata, dal 25 al 29 Luglio.

Una kermesse che vede protagonisti i più grandi nomi del cinema. Verdone e Sorrentino sono stati premiati negli anni passati.

Lo sguardo incontra antiche torri fortificate, balconcini in ferro battuto che ingentiliscono le facciate delle case più antiche e numerose chiese. Per questo motivo la cittadina è conosciuta è conosciuta anche come la città delle “44 chiese”, tutte visitabili.

Maratea: la “Dea del mare” sul Golfo di Policastro ultima modifica: 2017-07-13T07:13:46+02:00 da Rossana Nardacci

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