Isola al centro del Mediterraneo di enorme bellezza, la Sicilia è da sempre stata una terra apprezzata per le sue meraviglie culturali e non. Il suo patrimonio naturalistico è così vasto da essere paragonabile a quello di un intero continente, come descritto da Caterina Borgato nel suo articolo “Sicilia: una terra ricca di storia, cultura e arte” pubblicato sulla rivista di National Geographic a dicembre 2020. L’Isola possiede un ecosistema unico al mondo. Come ricorda Borgato nel suo articolo: «Parchi, riserve e aree protette, terrestri e marine, contribuiscono alla salvaguardia del delicato equilibrio di biodiversità spesso endemiche. Le palme vi crescono rigogliose, il calore del sole e la limpidezza del cielo e dell’aria fanno pensare all’Africa, mentre sul vulcano attivo più alto d’Europa la neve si mescola alla lava». Ma non è tutto qui, la Sicilia è infatti anche storia, cultura e tradizioni.

National Geographic - Tempio della Concordia Agrigento al tramonto

La bellezza della Sicilia riesce a catturare nel profondo l’animo di ogni viaggiatore. Goethe, ad esempio, la definì “la chiave di tutto” per comprendere l’Italia. La Sicilia è infatti il prodotto di un mix dei diversi popoli che hanno abitato l’Isola e hanno lasciato il loro segno. L’impronta greca è visibile nella Valle dei templi di Agrigento, quella fenicia nell’isola di Mozia, quella romana nell’anfiteatro di Taormina, quella araba-normanna nella Cappella Palatina, quella spagnola nel Carcere dell’inquisizione di Palermo e così via. Alcune di queste meraviglie sono infatti divenute patrimonio dell’umanità. Come ricorda ancora Caterina Borgato su National Geographic, la Sicilia può vantare ben 7 siti UNESCO. Questi comprendono: le Isole Eolie, l’Etna, il Percorso Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale, le città della Val di Noto, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, l’area archeologica di Agrigento e la Villa del Casale di Piazza Armerina.

National Geographic - mosaico villa del Casale Piazza Armerina
Foto: © Clemensfranz – Wikimedia Commons.

La Sicilia sul National Geographic: un giacimento genuino e goloso di gusti e sapori

Questo mix di anime lo si vede anche a tavola. Nell’articolo, la Borgato descrive la Sicilia come “un giacimento genuino e goloso di gusti e sapori. La cucina regionale ha come scenario la tradizione gastronomica araba, con la prevalenza del dolce e dell’agro, quella francese dei “Monsù”, i cuochi professionisti chiamati a prestare servizio nelle famiglie aristocratiche, e quella contadina, semplice, fatta di prodotti della terra”. Infatti in un’arancina, come in un cannolo o in una granita si può sentire tutto il sapore della Sicilia autentica. Ogni piatto della tradizione siciliana sprigiona dei profumi che rimangono indelebili e portano alla memoria del viaggiatore i ricordi di un soggiorno indimenticabile nell’Isola.

National Geographic - cannoli siciliani

Caterina Borgato termina il suo articolo con un breve, ma intenso “Grand Tour” (come Johann Wolfgang von Goethe), tra le mete più interessanti della Sicilia, dai mercati di Palermo, fino alla neve dell’Etna, passando per Siracusa e la Val di Noto. Insomma, la Sicilia è una terra incantevole e che incanta. Nonostante le sue contraddizioni e le sue brutture, chiunque una volta nella vita dovrebbe visitare l’Isola. Magari in seguito penserà anche di trasferirsi dopo essersene perdutamente innamorato (come già accaduto a molti). Dopo aver vissuto l’Isola, i suoi abitanti e i suoi luoghi, non si potrà che essere d’accordo con Federico II di Svevia: “Non invidio a Dio il paradiso perché sono ben soddisfatto di vivere in Sicilia”.

Il National Geographic celebra le meraviglie della Sicilia ultima modifica: 2021-04-06T09:00:00+02:00 da Antonello Ciccarello

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