Pasqua in rosso come Natale, questo sembra essere l’orientamento del governo nazionale per quanto riguarda le restrizioni anti-Covid per le prossime festività pasquali. Le nuove misure per il contrasto al contagio da Covid saranno decise e annunciate con anticipo rispetto alla loro entrata in vigore. Lo ribadiscono fonti di governo, secondo le quali è dunque assai difficile che eventuali decisioni adottate in Consiglio dei ministri domani, venerdì, si applichino già per il prossimo weekend.
Una ipotesi sul tavolo è inoltre che le misure non vengano più adottate attraverso un Dpcm ma con un provvedimento di legge, che potrebbe essere un decreto o un disegno di legge. Normativa da approvare con corsia preferenziale e tempi brevissimi in Parlamento, per garantire un pieno coinvolgimento delle Camere. La principale novità dovrebbe essere il parametro per l’ingresso automatico in zona rossa delle Regioni che superano i 250 contagi ogni 100mila abitanti. E dovrebbe arrivare anche la proroga del divieto di spostamento tra Regioni, ad oggi in vigore fino al 27 marzo.
Pasqua in rosso come Natale
A tale proposito potrebbe essere convocata al più presto una nuova cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri e gli esperti. La consapevolezza emersa è che i dati del contagio sono preoccupanti e in peggioramento. Per frenare la curva il governo starebbe vagliando le opzioni indicate dal Comitato tecnico scientifico, a partire da un inasprimento delle misure nei weekend.
Si pensa ad una stretta, in particolare nel fine settimana di Pasqua ma non tutti sono d’accordo. La situazione peggiora e le misure da zona gialla faticano a contenere la crescita dei contagi causati dalle varianti del Covid. E’ inoltre probabile che vengano fissate limitazioni in tutta Italia da zona rossa per il weekend di Pasqua. Ma tra i ministri c’è chi, a partire da Roberto Speranza, spinge per rafforzare le chiusure da subito in tutto il territorio nazionale, non solo nei fine settimana.
Pasqua in rosso come Natale: non tutti sono d’accordo
“I nostri scienziati ci chiedono di assumere misure più rigorose e credo che sia giusto. Abbiamo di fronte a noi settimane non semplici – ha ribadito il ministro della Salute – Ma anche la fiducia di vaccini che finalmente sono disponibili. Stiamo per superare la soglia di 6 milioni di somministrazioni effettuate”.
E al contrario c’è chi non vorrebbe penalizzare ancora ristoranti e negozi, neanche nei weekend. I partiti di maggioranza e minoranza su questo punto ancora non trovano la quadra. Serve, dunque, un supplemento di riflessione: si valuteranno i nuovi dati e ci si tornerà a confrontare nelle prossime ore con le Regioni. Poi Draghi riunirà il Consiglio dei ministri per decidere come procedere.
I dati di oggi
Intanto, secondo i dati diffusi dal ministero della Salute oggi si registrano nuovi casi positivi 25.673 (ieri 22.409). I nuovi decessi sono 373 (ieri 332). I dimessi guariti di oggi sono 15mila (ieri 13.752); complessivamente i nuovi casi positivi sono 497. 350 (ieri 487.074). I tamponi effettuati sono 372.217, i ricoverati in terapia intensiva sono 2.859 mentre rimangono in isolamento domiciliare 471.244 persone contagiate dal Coronavirus.