Oms loda l’Italia nella lotta al Coronavirus. Insieme alla Spagna, il nostro Paese si è trovato ad essere l’epicentro della pandemia.
L’Oms su twitter: “Italia e Spagna hanno ribaltato una situazione spaventosa”
“A marzo, l’Italia e la Spagna erano l’epicentro della pandemia di Covid-19. Ma entrambi i paesi hanno riportato la situazione sotto controllo attraverso una combinazione di leadership, umiltà, partecipazione attiva di ogni membro della società e attuando un approccio globale. Entrambi i Paesi hanno affrontato una situazione spaventosa, ma l’hanno ribaltata”. È questo il tweet del direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, apparso nell’account ufficiale dell’organizzazione, nel corso del briefing sul Covid- 19.
L’Oms e il sostegno all’Italia
Non è la prima volta che l’Organizzazione mondiale della Sanità esprime messaggi di sostegno all’Italia. Già nel mese di marzo il direttore generale Ghebreyesus in un messaggio su twitter aveva scritto: “Il governo, il popolo italiano stanno intraprendendo azioni decise e coraggiose con l’obiettivo di rallentare la diffusione del coronavirus e proteggere il loro Paese e il mondo. Stanno fronteggiando sacrifici notevoli”.
Nello stesso periodo, anche il direttore dell’Oms Europa Kluge, dopo un colloquio telefonico con il ministro Speranza, aveva mostrato apprezzamento nei confronti del lavoro svolto dall’Italia nella lotta al Coronavirus.
L’Italia, un “modello” da seguire
Il 9 marzo 2020 è una data che rimarrà impressa per sempre nei ricordi di tutti. Quel giorno l’Italia intera è diventata zona rossa. È scattato un lockdown che ha praticamente fermato tutto. Dalle attività commerciali alle scuole e le università, fino allo sport. Tutti a casa. Il Coronavirus ha fatto una vera e propria strage; è stata impressionante la conta dei contagiati e dei morti. Ma gli italiani non si sono arresi. Hanno lottato con grande coraggio. Medici e infermieri hanno lavorato nelle corsie degli ospedali senza tregua per fronteggiare il Covid-19. Tanti sono stati i volontari che sono scesi in campo per dare una mano a quanti avevano bisogno. Fin da subito è stato imposto il distanziamento sociale e l’uso di dispositivi di protezione. E anche quando questi ultimi sono venuti a mancare, è scattata la corsa alla solidarietà.
In tutta Italia molteplici aziende hanno convertito la loro produzione e hanno iniziato a creare mascherine. Poi c’è stato chi ha aguzzato la creatività e ha cucito mascherine da distribuire alla popolazione. Inoltre, da più parti sono state effettuate molteplici donazioni. Anche in questi momenti di crisi e di lacrime si è fatto sentire il grande cuore dell’Italia.
La situazione attuale
Dopo la fine del lockdown, l’Italia ha iniziato una lenta ripresa. Hanno riaperto le attività commerciali e tanti studenti si sono ritrovati ad affrontare (con tanta emozione) gli esami di maturità in aula, dopo aver seguito per mesi le lezioni online. A poco a poco, sono ripartite anche le attività sportive. Il Coronavirus, di certo, ci ha cambiato. Ci siamo ritrovati di fronte a tantissime incertezze, ma abbiamo avuto anche delle certezze. Per esempio, il modo in cui si trasmette il virus. La lotta al Coronavirus non è ancora finita. A ricordarcelo non è soltanto il bollettino emanato ogni giorno dalla Protezione Civile, ma anche le notizie che ci arrivano dal mondo. Per cui, non abbassiamo la guardia.