Un’indagine della compagnia di assicurazioni AXA ha individuato quali sono i motivi per cui si sceglie di trasferirsi in un altro Paese. Hanno raccolto le testimonianze di centinaia di expat per capire quali sono le ragioni che spingono a lasciare tutto. Quello che è emerso alla domanda: perché si emigra?, è che quattro persone su dieci lo fanno alla ricerca di un migliore equilibrio tra vita professionale e privata.

perché si emigra
Cercare un migliore equilibrio tra lavoro e famiglia è il motivo che spinge a emigrare in quattro casi su dieci.

Perché si emigra: conciliare lavoro e famiglia

Il 40% di coloro che sceglie di lasciarsi tutto alle spalle per cercare fortuna all’estero lo fa per trovare un migliore equilibrio tra lavoro vita privata. E questa è la principale motivazione anche di coloro che non hanno un lavoro assicurato nel nuovo Paese. La maggior parte di chi emigra non è infatti un expat in senso proprio. Vale a dire che non è stato spostato dalla propria azienda in un’altra sede. È invece qualcuno che ha deciso di andare altrove per raggiungere i propri obiettivi. Circa la metà degli emigrati, infatti, non sa ancora che lavoro troverà nella sua nuova destinazione, ma lo stesso è motivato dalla possibilità di poter conciliare meglio vita professionale e famiglia all’estero.

Ci sono poi altre ragioni per emigrare, naturalmente. Secondo l’indagine AXA il 17% degli emigrati cercano migliori opportunità di lavoro, mentre il 12% vorrebbe uno stipendio più alto.

Circa un terzo di coloro che hanno deciso di emigrare crede poi che lavorare all’estero gli fornisca un grande vantaggio in termini di carriera.

Perché si emigra: integrarsi è possibile

La ricerca si è anche soffermata sul dopo-trasferimento, chiedendo agli expat come si fossero trovati una volta fatto il salto. Il 90% si è sentito accolto dai nuovi colleghi, anche se quasi il 30% ha trovato difficoltà nell’imparare la lingua locale (tieni presente che la ricerca si è rivolta soprattutto a persone di madrelingua inglese). Il 13% ne ha incontrate invece ad adattarsi a una cultura del lavoro diversa da quella cui era abituato. In generale oltre la metà degli intervistati non ha intenzione di tornare indietro.

È chiaro come, in un contesto globale, cercare opportunità di lavoro all’estero sia la motivazione principale di chi si muove. Che si sia spinti dall’ambizione di fare un’esperienza che darà un vantaggio competitivo. O dalla necessità di migliorare le proprie condizioni rispetto a quelle offerte dal Paese d’origine.

perché si emigra
Lavorare part-time fa crescere gli indici di felicità delle nazioni. Caso esemplare è l’Olanda, con quasi l’80% delle donne che l’hanno scelto.

Perché si emigra: part-time è meglio

Un’indagine del settimanale britannico The Economist ha sottolineato un altro aspetto interessante circa la conciliazione lavoro-famiglia. Il fatto che una maggiore diffusione del lavoro part-time sia una delle cause dei più alti indici di felicità di una nazione. Il caso simbolo è quello dell’Olanda. Se in media nei Paesi dell’Unione Europea  solo un quinto della forza lavoro ha una posizione part- time (secondo i dati 2014 l’8,7% degli uomini e il 32,2% delle donne), in Olanda questa situazione è molto più diffusa. Riguarda infatti il 26,8% degli uomini e ben il 76,6% delle donne.

Questo ovviamente significa che nel Paese ci sono le condizioni per vivere decorosamente anche con un impiego non full-time. E in generale paghe orarie più elevate. Svizzera e Germania hanno anch’esse alte percentuali di lavoratori part-time. Anche se con la crisi economica molti più lavoratori desidererebbero un lavoro full-time e nonostante i problemi che l’elevata percentuale di lavoratrici part-time ha portato in termini di presenza femminile nelle posizioni più elevate, rimane il fatto che meno ore di lavoro con una paga che ti permette di vivere sono la base per una vera conciliazione tra vita professionale e privata. E, a volte, un incentivo alla mobilità internazionale.

Perché si emigra: le ragioni di una scelta ultima modifica: 2017-04-12T07:28:11+02:00 da Giulia Gagliardi

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