In occasione dell’importante nomina, scopriamo la bella città toscana: Pistoia

Le bellezze più appariscenti e più celebrate delle vicine Firenze, Lucca e Pisa l’hanno sempre tenuta un po’ in ombra. Ma ora Pistoia si è presa una rivincita.

Pistoia è pronta a sfoggiare la magnificenza dei suoi tesori artistici e culturali

Pistoia è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2017, designazione a cura del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

La scelta di Pistoia, che subentra a Mantova, è motivata dal suo proporsi come modello di città europea. Una realtà che promuove la cultura come strumento di coesione sociale, che investe sul verde e sugli stili di vita ecosostenibili e che considera la riqualificazione urbana tra i suoi obiettivi.

Pistoia: un gioiello in posizione strategica

Pistoia: un gioiello in posizione strategica

A circa mezz’ora di auto da Firenze ed equidistante dalle montagne dell’Abetone e dal mare del litorale viareggino, la cittadina di Pistoia è un gioiello da scoprire con calma ed a passo lento. Rispetta così una delle sua antiche vocazioni, legata alla collocazione territoriale.

Nel Medioevo, infatti, Pistoia era attraversata da importanti vie mercantili.  Era anche luogo di grande significato per i pellegrinaggi religiosi. Grazie al culto qui dedicato a San Jacopo ed alla presenza di una sua reliquia, un frammento del cranio conservato nella cattedrale, Pistoia divenne meta di pellegrinaggio per coloro che, intenzionati a mettersi in cammino per Santiago di Compostela, venivano a chiedere una benedizione per il loro viaggio.

Ancora oggi l’altare d’argento dedicato a San Jacopo, capolavoro di artigianato gotico, è visibile nella Cattedrale di San Zeno. Essa sorge in Piazza del Duomo accanto al trecentesco Palazzo Comunale, al Palazzo dei Vescovi ed al Battistero di San Giovanni in Corte. Questi è il massimo esempio del gotico toscano, dalle caratteristiche righe di marmo bianco e verde.

Un altro edificio di grande pregio, tra i simboli della città, è l’Ospedale del Ceppo. Fondato nel XIII secolo sul luogo dove una coppia di coniugi aveva trovato un ceppo fiorito in pieno inverno.

Pistoia e le manifestazioni creative

Accanto alle tante occasioni per apprezzare mirabili esempi di arte antica, Pistoia è anche molto attenta alle manifestazioni creative più recenti, grazie alle numerose istituzioni dedicate all’arte moderna e contemporanea.

Palazzo Fabroni, edificio settecentesco, si appresta ad ospitare una mostra dedicata a Marino Marini. Uno tra i più grandi scultori del ‘900, nato proprio a Pistoia.

Marino Marini. Passioni visive (dal 16 Settembre al 7 Gennaio 2018) è l’occasione per inquadrare il suo percorso artistico all’interno della storia della scultura, attraverso un dialogo con opere di altri autori. Manzù, Picasso, Moore, Richier, Maillol, Martini.

Chi ama l’arte non può rinunciare ad una visita alla Fattoria di Celle, in località Santomato, a circa 7 km da Pistoia. Sede della collezione Gori, una delle più complete ed interessanti collezioni italiane di arte ambientale. Vale a dire arte progettata e realizzata dagli autori in funzione del luogo.

La storica villa seicentesca, il parco all’inglese, bordato da terreni agricoli, le cascine annesse, ospitano oltre 70 interventi di artisti contemporanei da scoprire con una piacevole passeggiata. Alberto Burri, Anselm Kiefer, Richard Long, Mimmo Paladino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova sono tra i protagonisti.

La gastronomia di Pistoia

La gastronomia di Pistoia

Un altro elemento importante che merita l’attenzione del visitatore è la gastronomia.

Le materie prime locali sono semplici ma molto saporite. La stessa cucina, la cui tradizione risale al Medioevo, può essere definita povera. A titolo di esempio, basta citare il carcerato. Un piatto inventato dai detenuti che, non rivedendo il vitto dal comune, misero insieme le interiora scartate dal vicino macello, con pane e verdure.

Un’altra gustosa specialità sono i maccheroni di pasta fresca al sugo d’anatra.

Tra i dolci sono da gustare i necci, dischi di farina di castagne ripieni di ricotta. Ed i tipici birignoccoluti, prodotti già nel Trecento ed ancora oggi preparati con  antiche macchine manuali in rame.

 

 

Pistoia: Capitale Italiana della Cultura 2017 ultima modifica: 2017-05-31T07:20:02+02:00 da Rossana Nardacci

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