Il processo per tornare alla vita di tutti i giorni è in atto ma, a quanto pare, passa attraverso una serie di app, sigle e documenti cartacei o digitali, oltre al vaccino. Ecco che occorre fare i conti anche con il PLF, ovvero il Passenger Locator Form. Di cosa si tratta? In molti Paesi è obbligatorio e avrà la sua rilevanza nel corso dell’estate. Ecco tutto ciò che occorre sapere per partire in tranquillità.

Cos’è il PLF

Se è vero che in Italia il Green Pass è una sorta di passepartout, a un passo dal diventare un documento cruciale, tanto e più dell’autocertificazione. L’accesso a luoghi a rischio assembramento sarà garantito unicamente grazie a tale lasciapassare. Questo attesta la doppia vaccinazione o la guarigione dal Covid-19, con relativo sviluppo di anticorpi. Si discute, inoltre, di confermare la “versione leggera”, per favorire chi abbia ricevuto la prima dose e attenda la seconda. Alcuni Paesi, però, richiedono anche il possesso del PLF, Passenger Locator Form. Un documento ulteriore, la cui importanza non è da sottovalutare. Vi sono già svariati turisti che sono andati incontro a seri problemi in assenza di tale certificato.

Di fatto si tratta di un modulo di localizzazione digitale. Uno strumento chiave per le autorità sanitarie, al fine di tracciare gli spostamenti dei viaggiatori. L’obiettivo finale è quello di poter rapidamente risalire alla lista di contatti in caso di positività di un soggetto. Chiunque sia in possesso del PLF potrà essere ricevere rapidamente una comunicazione ufficiale relativa al rischio d’esposizione al Covid-19. Una tutela per sé e le autorità locali. Il tutto nella massima trasparenza, per evitare ulteriori diffusioni dell’infezione. Non occorre far altro che compilare un modulo online, stamparlo o averlo con sé in formato digitale.

Come compilare il PLF

Esiste una piattaforma europea ufficiale ma, ad oggi, le uniche Nazioni che la adoperano per gli ingressi di turisti sono Italia e Malta. Negli altri casi, infatti, vi sono dei siti nazionali indipendenti. È dunque necessario informarsi adeguatamente prima di imbarcarsi.  

Pass verde italiano - Terminal aeroporto di Montréal

La buona notizia è che le indicazioni necessarie per compilare il modulo online non sono affatto complesse. Nel caso in cui si intenda tornare in Italia o raggiungere Malta, si dovrà passare dalla piattaforma europea, come detto. Una volta collegati al sito, si dovrà indicare il Paese di destinazione e il mezzo di trasporto prescelto. Sfruttando un indirizzo e-mail valido ci si potrà iscrivere, confermando il tutto cliccando su un link ricevuto nella casella di posta elettronica. Fatto questo, si dovranno inserire le seguenti informazioni personali:

  • nome
  • cognome
  • numero del documento di riconoscimento (carta d’identità o passaporto)
  • recapito telefonico
  • indirizzo di residenza
  • informazioni sul viaggio
  • data d’arrivo
  • indirizzo di soggiorno
  • alloggio precedente
  • compagni di viaggio
  • contatto d’emergenza

Una volta cliccato il tasto invio, si riceverà un’e-mail contenente il link per scaricare il PLF in formato PDF o il relativo QR Code per un controllo rapido. Nel caso degli altri Paesi che richiedono tale modulo, sfruttando un sito nazionale, occorre seguire le rispettive indicazioni, che generalmente corrisponderanno a queste, al netto di alcune piccole differenze.

PLF, in quali Paesi è obbligatorio

Tutti i Paesi dell’Ue hanno la possibilità di richiedere tale modulo ai turisti in ingresso. Per ora, però, soltanto alcuni di essi lo hanno reso obbligatorio. Ecco la lista:

  • Belgio
  • Cipro
  • Croazia
  • Estonia
  • Germania
  • Grecia
  • Irlanda
  • Lettonia
  • Lituania
  • Malta
  • Portogallo
  • Repubblica Ceca
  • Slovacchia
  • Spagna
  • Regno Unito (nonostante non faccia più parte dell’Ue)

Viaggi con più destinazioni

È bene sapere come nel caso di viaggi in famiglia o in un gruppo sia sufficiente che un solo soggetto si prenda la responsabilità della corretta compilazione del modulo PLF. Dovrà, ovviamente, inserire i dati richiesti di tutti i suoi accompagnatori. Ciò a patto che il gruppo condivida lo stesso itinerario e luogo di soggiorno.

Nel caso in cui il viaggio preveda differenti destinazioni, si dovrà compilare un nuovo modulo per poter entrare in ogni differente Paese (non è necessario nel caso di tappe cittadine differenti ma nello stesso Paese). Non vi è obbligo, invece, per gli scali, a patto di restare all’interno dell’aeroporto. Un solo modulo sarà bastevole, infine, nel caso di viaggi in crociera, nonostante le molte tappe.

Fonte fotografia in evidenza: PLF: euplf.eu/it/eudplf-it

Cos’è il PLF, in quali Paesi è obbligatorio e come compilarlo ultima modifica: 2021-07-22T13:00:00+02:00 da Luca Incoronato

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