Ci avviamo alla fine dell’anno e in questo articolo narreremo di uno dei simboli italiani lezione di concretezza, rinascita e speranza per il futuro. Parliamo del Ponte Genova San Giorgio, costruito dove prima si erigeva il Ponte Morandi. Quest’ultimo conosciuto alle cronache per il suo improvviso crollo parziale quattro anni fa, che ha portato via con sé quarantatré vittime.

Ponte Genova San Giorgio, una lezione di speranza per il futuro

Il viadotto Genova San Giorgio nasce da un progetto donato alla città dall’architetto genovese Renzo Piano. Il senatore a vita lo ha presentato ufficialmente a meno di un mese dal crollo del ponte Morandi. Alla presenza del presidente della regione Liguria Giovanni Toti e al sindaco di Genova Marco Bucci sono state illustrate le caratteristiche del nuovo ponte. Lungo 1.067 metri, sostenuto da 18 pile in cemento armato e illuminato da 18 lampioni. Tra le innovazioni, il viadotto è monitorato da quattro robot e da un sistema con 240 sensori in fibra ottica. Questi ultimi, ideati dal gruppo Fincantieri, consentono di attenzionare costantemente tutti gli elementi utili per la sicurezza della struttura. 

Il sindaco di Genova Marco Bucci
Il sindaco di Genova Marco Bucci – Foto fanpage Marco Bucci per Genova

Renzo Piano dà il volto al Ponte Genova San Giorgio

Renzo Piano, architetto di fama internazionale, nato a Genova e naturalizzato francese, riceve nel 1988 l’incarico di ristrutturare il porto antico. Quest’area è riqualificata nuovamente dal geniale architetto nel 2001 in occasione del G8. Una grande nave è l’emblema della struttura dell’Acquario, mentre l’albero di un veliero è l’ispirazione per la realizzazione del Bigo. Poco distanti spuntano l’edificio rosso dei Magazzini del Cotone e la Biosfera (o Bolla), che regalano al porto antico genovese un aspetto unico nel suo genere. 

Il Porto antico e la Biosfera
Il Porto antico e la Biosfera – Foto di Antonella Marchisella ©

Inserito nell’elenco delle cento personalità più influenti del mondo dal Time, autore di opere straordinarie internazionali, l’architetto genovese dà anche il volto al nuovo ponte simbolo di rinascita di Genova e dell’Italia. 

“Ricordati di me”…

A un anno dalla tragedia del Ponte Morandi Fanpage.it realizza un video intitolato “Se chiudi gli occhi e torni sul Ponte Morandi, che cosa vedi? Genova un anno dopo”. Tra le testimonianze dei vigili del fuoco e di alcuni sopravvissuti, le parole di Rosa, sorella di Gerardo. Il ragazzo è infatti portato via dal crollo del ponte: “Sentii dalla televisione che erano stati trovati i quattro corpi dei ragazzi di Torre del Greco”, afferma tra le lacrime. E il padre di Giovanni Battiloro: “Giovanni era un videomaker e giornalista, amava molto questo lavoro”. Struggente la testimonianza di un soccorritore: “La prima cosa che ho visto è quello che non ho visto: non ho visto più il ponte.”

Il Viadotto Polcevera e quel drammatico 14 agosto 

E’ il 14 agosto del 2018 e siamo nei giorni di pienone per i festeggiamenti del ferragosto. Sono le 11:36, a Genova quella mattina è stata diramata un’allerta arancione. Quel prefestivo è in quegli istanti sferzato da una scena catastrofica. Il ferragosto sarà caratterizzato da gru che scavano per recuperare corpi e vetture. Alle 11:36 del 14 agosto 2018 crolla l’intero sistema bilanciato della pila 9 del ponte Morandi di Genova. Il crollo cagiona la morte di 43 persone che in quegli istanti circolavano sul ponte e 566 sfollati dalle abitazioni al di sotto. “Ho seri dubbi che le case sotto il ponte possano essere mantenute” – affermava in quei momenti Marco Bucci, alla guida dell’amministrazione comunale.

Il nuovo viadotto Genova San Giorgio
Il nuovo Ponte Genova San Giorgio – Foto fanpage Marco Bucci per Genova

Molti bambini e adulti trascorsero la nottata in centri d’accoglienza. Un tempo che sembrava essersi congelato per estrarre i corpi, i resti delle automobili e dei tir che attraversavano il ponte. Improvvisamente caduti giù, così come 250 metri di tratto stradale della struttura collassarono nel vuoto. 

La struttura del Ponte Morandi 

Il Ponte Morandi – opera dell’ingegnere Riccardo Morandi – fu eretto tra il 1963 e il 1967 e costituiva il principale asse stradale tra il centro-levante di Genova, il porto container di Voltri-Pra’, l’aeroporto Cristoforo Colombo e le aree industriali del genovese. Realizzato dalla Società Italiana per Condotte d’Acqua, era lungo 1102 metri e diviso in due parti principali. La prima lunga 484 metri e la seconda – più lunga – era sostenuta da tre piloni. Dall’alto di questi ultimi partivano degli stralli.

Il cuore della costruzione

Il Viadotto Polcevera era dunque un ponte sospeso, nel quale l’impalcato è retto da una serie di cavi. Questi stralli sono ancorati a piloni di sostegno. I ponti levatoi medioevali possono costituire un esempio di precursori di “ponte strallato”. Il ponte Morandi nel suo secondo segmento si costituiva di tre pile, ognuna indipendente. Il crollo ha così interessato soltanto la pila 9. Al di sotto del ponte erano presenti dei palazzi e la ferrovia, oltreché il Torrente Polcevera. Ragion per cui era necessario edificare quest’opera con un numero limitato di piloni, al fine di non alterare gli elementi caratterizzanti la valle sottostante. Da qui il progetto dell’ingegnere Morandi. 

Riccardo Morandi, l’ingegnere dei giochi di forze e controforze 

Riccardo Morandi nasce a Roma nel 1902 e ivi si spegne nel 1989. Tra gli ingegneri più all’avanguardia del XX sec., laureatosi presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza nel 1927, fu lui a progettare a livello ingegneristico la città di Colleferro. Brevettò sistemi di precompressione sul calcestruzzo armato e fu lui a tenere conferenze in tutto il mondo sul tema e a progettare il ponte sul lago di Maracaibo. Tra le sue opere architettoniche e ingegneristiche di rilievo vi è anche il padiglione interrato per il Salone dell’automobile di Torino e il ponte Amerigo Vespucci a Firenze. Le strutture di Morandi si caratterizzano di dinamicità. “Morandi lavora per compensazione, cioè per contrapposizione. Se, per capirci con un esempio, una trave è soggetta a torsione, cerca di inserire una componente che esercita una contro-torsione”, scrive Artribune.

Il nuovo Ponte Genova San Giorgio: l’Italia che rinasce

Il sindaco di Genova Marco Bucci, nominato commissario straordinario per la ricostruzione del Viadotto Polcevera, è insignito del Premio Speciale Icta 2022 per infrastrutture e grandi opere. “Ponte San Giorgio rappresenta un esempio di come l’Italia può accelerare il suo percorso di ripresa economica attraverso infrastrutture realizzate in tempi rapidi”, scrive Webuild sul suo sito ufficiale.

Il Porto Antico di Genova
Il Porto Antico di Genova – Foto di Antonella Marchisella ©

Il nuovo ponte è stato inaugurato con le evoluzioni delle Frecce Tricolori alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nuovo viadotto attraversa la valle del Polcevera ed è stato realizzato in quindici mesi di lavori. Quattrocentocinquanta giorni segnati da eventi eccezionali come la pandemia da covid-19 che tuttavia non hanno arrestato la realizzazione. 

Marco Bucci, il sindaco del rilancio di Genova 

Da manager nell’industria farmaceutica a candidato nelle elezioni amministrative del 2017, Marco Bucci vince al ballottaggio il 25 giugno di quell’anno conquistando la carica di sindaco di Genova con il 55,24% dei consensi. E’ il primo sindaco della coalizione di centro-destra a Genova, guidata dal 1975 da amministrazioni di centro-sinistra. “Genova è una città aperta a tutti, lo è sempre stata e lo sarà sempre in futuro, questo è fuori discussione”, afferma il sindaco cosmopolita e antirazzista che nel suo primo giorno di mandato apre la pratica per lo sblocco dei risarcimenti per le vittime dell’alluvione del novembre 2011. “Genova è una città che ha sempre rispettato tutti, tutti sanno che Genova rispetta tutti”.

Marco Bucci
Il sindaco di Genova Marco Bucci – Foto fanpage Marco Bucci per Genova

Riconfermato nelle elezioni comunali del 2022 con il 55,49% dei consensi, Marco Bucci è il sindaco accogliente dell’integrazione sociale e imprenditoriale. Imprenditore e dirigente d’azienda italiano con una lunga carriera anche all’estero, Bucci afferma alla sua rielezione: “La città di Genova ha visto cinque anni di lavoro per portare Genova a essere una città internazionale, con un programma specifico, e questo è stato riconfermato. Vogliamo una città internazionale, dove sia bello vivere, lavorare, trascorrere il tempo libero, una città dalle pari opportunità per tutti. Una città dove tutti – cittadini, imprese, associazioni – possano raggiungere i loro obiettivi. Io sono il sindaco di tutti rappresentando tutti i cittadini genovesi”

Ponte Genova San Giorgio: l’Italia che rinasce con Marco Bucci e Renzo Piano ultima modifica: 2022-12-29T15:31:57+01:00 da Antonella Marchisella

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