Lu sule, lu mare, lu ientu… cosa aggiungere? La Puglia è una delle regioni più rigogliose e floride d’Italia: un luogo magico, in cui la natura incontrastata permette di godere di scorci meravigliosi e di vedute mozzafiato. Alla magnificenza e trasparenza del suo mare, si aggiungono le bellezze storiche, come cattedrali, chiese, monumenti e musei. La Puglia profuma di pizzica, di calore e di gioia, e nasconde inestimabili segreti tra le sue immense distese di ulivi, baciati dal sole. Scopriamo insieme le sette leggende della Puglia, che forse non tutti conoscono!

Le sette leggende della Puglia: i primi casi

Primo fra tutti, è il simpatico (e truffaldino) caso dei trulli di Alberobello. I più antichi esemplari addirittura risalgono a tempi antichi, infatti appartengono al XIV secolo. I trulli di quel periodo erano un po’ particolari, infatti erano costruiti senza malta, per poterli abbattere con facilità nel caso in cui ci fossero stati controlli da parte di emissari del Regno di Napoli. Questo perché, anche a quel tempo, le tasse erano altissime per le nuove abitazioni!

I trulli di Alberobello
I trulli di Alberobello

La seconda leggenda tratta sempre dei trulli, ma in modo più romanzato. Si narra che lo strano caso dei trulli siamesi sia frutto di una storia d’amore travagliata. Questa vide, secondo il racconto, due fratelli perdutamente innamorati della stessa donna. Entrambi gli uomini rimasero a vivere nello stesso trullo, che però fu diviso in due, come a simboleggiare che i legami di sangue possono accomunare, ma anche dividere. Proseguendo con le curiosità, di certo se ne palesa una particolarissima, quella sulle masserie pugliesi. Queste un tempo erano considerate dei micro villaggi, dove convivevano sia i borghesi che la servitù. Le vicende che potevano scaturire da questa convivenza non erano sempre piacevoli, ma rappresentavano un modo molto felice di accomunare le classi sociali e le loro abitudini.

Masseria Cippano, ad Otranto
Masseria Cippano, ad Otranto

Un’altra curiosità alquanto spettacolare è la cosiddetta Fòcara di Novoli. Questa festa, che si celebra nel mese di gennaio, rappresenta un momento sia religioso che laico, infatti si festeggia il Santo Patrono della città, ma con un pizzico di allegria in più. Si accende per l’occasione un falò immenso (il più grande del Mediterraneo) e si celebra la ricorrenza con cantanti famosi e musica dal vivo!

Per finire… i fantasmi e le streghe che infestano la Puglia!

Come ogni leggenda che si rispetti, anche in questo caso non mancano creature dell’Oltretomba e spiriti a terrorizzare il Salento. Una delle leggende più terrificanti riguarda i fantasmi del Santuario di Santa Maria di Leuca. Questo luogo sacro conserva in primis una storia che però non riguarda il mondo dei morti, cioè quella di Minerva. Alla dea era stato dedicato il luogo su cui il santuario sorge, a seguito di una sfida vinta contro Nettuno, poiché ella aveva preferito regalare alla popolazione un albero di ulivo (che ancora oggi è il simbolo del territorio).

Basilica di Santa Maria di Leuca
Basilica di Santa Maria di Leuca

Sempre in questo splendido luogo albergano altre credenze locali. Si dice che molte anime dei defunti vengano qui in pellegrinaggio, per poter raggiungere più velocemente il Paradiso. I racconti da brivido pugliesi, però, non si limitano a questa basilica: le urla e i canti delle streghe si possono udire di notte in tutto il Salento. La leggenda vuole che, nelle notti buie e tempestose, queste maghe maliarde ballino e urlino nelle cavità rocciose, portando via chiunque vi si addentri. Storie agghiaccianti e miti ancestrali, queste curiose leggende della Puglia vi aspettano in ogni angolino della città…e non solo!

 

Puglia: le sette leggende che forse non conosci ultima modifica: 2018-03-09T09:30:45+01:00 da Marcella Calascibetta

Commenti