Governo e regioni cercano una soluzione condivisa sulla riapertura delle discoteche. “Dobbiamo lavorare su due aspetti: sul contenimento e le capienze ridotte e sull’entrare in sicurezza e in questo caso il green pass può essere applicabile”. Questa la posizione del sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Riapertura discoteche, governo e regioni cercano l’accordo
“Non c’è dubbio – precisa Costa – che dobbiamo dare attenzione anche al settore delle discoteche, che ad oggi è l’unico che non ha avuto ancora una risposta e che merita invece di avere pari dignità rispetto a tutte le altre attività. Su questo stiamo ragionando. Credo il metodo migliore sia condividere un percorso con le regioni, come fatto per le altre riaperture”.
![riapertura discoteche](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2021/06/discoteca-musica.jpg)
In particolare, per Costa, va individuato e applicato “un protocollo che permette di individuare tracciare e monitorare gli accessi”. “Il cts – aggiunge il sottosegretario – sta lavorando a un protocollo che è stato presentato dalle associazioni di categoria. Ma il criterio – ribadisce – non può esser quello del distanziamento, perché non possiamo dire ‘apriamo ma dovete ballare a due metri’. La discoteca è per definizione il luogo in cui si va per stare insieme e socializzare”.
Vaccini Covid, protezione protratta nel tempo
“I dati più recenti, relativi a un periodo compreso fra 105 e 112 giorni dalla prima dose del vaccino anti Covid-19, suggeriscono una protezione protratta nel tempo”. Lo indica il secondo rapporto redatto dal gruppo di lavoro ‘Sorveglianza vaccini Covid-19’ dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute. Il rapporto, che aggiorna quello del 15 maggio scorso, è frutto dell’analisi congiunta dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata Covid-19.
![vaccino covid](https://cdn-italiani-media.italiani.it/site-italiani/2021/03/vaccino-covid.jpg)
“A partire dai 105-112 giorni dalla vaccinazione – si legge nel rapporto – si osserva una ulteriore riduzione del rischio di diagnosi, con un effetto simile negli uomini, nelle donne e in persone in diverse fasce di età”. Il nuovo rapporto, riferito a circa 14 milioni di persone vaccinate con almeno una dose, effettua la valutazione dopo i 130 giorni dalla somministrazione della prima dose. Rispetto al rapporto precedente, nella popolazione studiata sono aumentati i soggetti vaccinati dai 40 anni in su. Inoltre, si riscontra un aumento delle vaccinazioni con Comirnaty (Pfizer/Biontech) e Vaxzevria (AstraZeneca) e l’inizio delle somministrazioni col vaccino Janssen (Johnson&Johnson).
I dati di oggi
Per quanto riguarda la diffusione del virus nel nostro Paese, i dati del ministero della Salute continuano a confermare un calo ormai costante dei contagi e dei ricoveri su tutto il territorio nazionale. Secondo i report ministeriali, i nuovi casi positivi di oggi sono 1.273 (ieri 2.275). I decessi delle ultime 24 ore sono 65 ( ieri 51). I tamponi molecolari e antigenici effettuati sono 84.567 (ieri 149.958). I pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva sono 759 (ieri 774). In isolamento domiciliare rimangono 182.784 persone contagiate dal virus (ieri 186.535). I dimessi guariti di oggi sono 5.024 (ieri 5.321) mentre i casi attualmente positivi sono 188.453 (ieri 192.272).