San Valentino: il giorno più odiato amato dell’anno. Graziose coppiette che affollano ristoranti, cinema, teatri, piste da bowling e marciapiedi. Il tutto tenendosi per mano, scambiandosi regali e finti teneri complimenti. Una gioia, soprattutto se non hai un partner con cui fare tutto questo. Tuttavia, in soccorso agli impavidi guerrieri solitari, è giunto il glorioso Impero romano. In che modo? Con le gesta del nobile San Faustino di Sarezzo.

Da cavaliere pagano a cristiano modello

La storia di San Faustino è avvincente come un fumetto della Marvel e inizia in una città che ricorda vagamente le metropoli americane: Brescia. È infatti in Lombardia che il nostro giovane eroe muove i primi passi nel II secolo d.C. Siamo in piena epoca classica con l’Impero romano che, sotto la guida di Adriano, raggiunge la sua massima estensione. Un’epoca d’oro quindi, ma che vede diffondersi sempre di più un piccolo culto religioso: il cristianesimo. Roba di poco conto vista l’evoluzione storica, ma a Faustino quella religione piace parecchio. Decide così di convertirsi facendosi battezzare dal vescovo Apollonio. Un gesto non proprio saggio considerate le sue nobili origini pagane e l’appartenenza all’Ordine dei cavalieri.

San Faustino: quando la fortuna ci vede benissimo

Un giorno viene chiesto a Faustino di fare un sacrificio in onore degli dei. Cose tipo svezzare una capra, bruciare qualcosa o boicottare un prodotto di una qualunque multinazionale. Solita routine insomma. Ma il neo cristiano modello si oppone con forza, e anche questa non fu una mossa molto saggia. Viene infatti incarcerato senza molti ripensamenti in attesa dell’Imperatore che proprio in quei giorni è di passaggio a Brescia.
Una volta arrivato in città, Adriano chiede esplicitamente a Faustino di adorare il dio sole. Altro rifiuto, altra mossa poco saggia. L’Imperatore ordina l’esecuzione del traditore sbattendolo in una gabbia piena di leoni. I grossi felini invece di divorarlo, si inchinano ai suoi piedi. Il boia tuttavia non si perde d’animo e opta per un classico fuoco. Ma invece di bruciare vivo, le fiamme non lo sfiorano nemmeno. San Faustino 2 – Impero 0

Adriano fa deportare il miracolato a Roma. Incatenato al centro del Colosseo, ai leoni viene data una seconda possibilità. Anche in questo caso nulla, nemmeno un morso.
Non muore? Allora mossa drastica: l’esilio. Del resto lontano dagli occhi, lontano dal cuore è un metodo sempre valido. Viene quindi legato su una barca e lasciato in mezzo al mare in balìa delle correnti. Tempo due giorni e la zattera torna da dove era salpata.
Stanco e disperato, l’Imperatore ordina la decapitazione. Purtroppo in questo caso c’è poco da fare e Faustino trova la morte il 15 febbraio.
Da quel giorno i romani iniziarono ad associare il suo nome alla fortuna. Ma per i single dobbiamo aspettare il Medioevo quando, sempre a Brescia, si istituisce un mercato locale per dare modo agli scapoli della città di conoscersi. Una specie di Tinder medievale. E quando si svolgeva questo mercato? Il 15 febbraio.

San Faustino: la storia del santo più amato dai single ultima modifica: 2017-02-13T21:12:26+01:00 da Gabriele Roberti

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