IA, sbarco tra i banchi di scuola. Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha annunciato la sperimentazione in occasione del Forum di Cernobbio. Un progetto pilota pronto a partire già da settembre in quindici di scuole di quattro regioni italiane: Lombardia, Toscana, Lazio e Calabria. “Siamo uno dei primi Paesi ad avere avviato quest’anno scolastico una sperimentazione nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale per la personalizzazione della didattica” le parole del ministro.
IA tra i banchi di scuola, gli obiettivi
Al via dunque la sperimentazione. L’obiettivo è colmare il divario di apprendimento tra gli studenti con buoni voti e quelli con difficoltà, con attenzione ai ragazzi di origine straniera. L’intelligenza artificiale, sotto forma di assistente virtuale, potrà infatti individuare le difficoltà di apprendimento dei singoli studenti e segnalarle sia al docente che all’alunno.
Che cosa prevede la sperimentazione
Secondo quanto previsto, la sperimentazione durerà due anni. Previsto l’uso di un software su Google Workspace, inizialmente focalizzato sulle materie STEM e sulle lingue straniere. In corso la scelta delle classi da parte dei direttori degli Uffici Scolastici delle regioni coinvolte. In seguito, sarà necessario l’ok di dirigenti scolastici e professori, oltre che degli alunni per ragioni di privacy.
Dopo la sperimentazione: l’IA in tutte le scuole italiane?
Al termine dei due anni di sperimentazione, l’Invalsi valuterà i risultati del progetto, confrontando i progressi degli studenti delle classi “digitali” con quelli delle classi “tradizionali”. Se i risultati saranno positivi, l’obiettivo è quello di estendere l’utilizzo dell’intelligenza artificiale a tutte le scuole italiane a partire dal 2026. “Se il modello funzionerà – ha aggiunto il ministro Giuseppe Valditara – pensiamo di estenderlo ulteriormente proprio perché la personalizzazione della didattica è uno dei must della mia azione di governo in materia di istruzione e credo che l’intelligenza artificiale adeguatamente guidata dal docente possa svolgere un ruolo significativo”.