Con un bollettino di 1127 nuovi positivi e 9 vittime, quindi 800 casi al giorno la Campania corre ai ripari. E nel modo più drastico che molti temono ma che purtroppo adesso sembra l’unico rimedio possibile. In Campania chiuse scuole, università e disposte nuove regole per molte attività. E’ destinata a far discutere la nuova ordinanza del presidente della Regione Vincenzo De Luca. Una sorta di nuovo lockdown, che per il governatore si è reso necessario visto l’alto numero di casi registrati negli ultimi giorni.

Scuole chiuse, riparte la didattica a distanza

L’ordinanza comunque dispone la chiusura delle scuole fino al 31 ottobre. Poche settimane, pochi giorni, ma che sarebbero necessari insieme agli altri provvedimenti che il governatore ha adottato di recente. Come l’obbligo delle mascherine anche all’aperto. Scuole chiuse, quindi, e lezioni a distanza. Torna così per qualche settimana la tanto odiata didattica a distanza. Nelle Università, invece, attività didattiche e di verifica “in presenza” soltanto per gli alunni che frequentano il primo anno.

A Napoli e in Campania scuole chiuse
I vicoli di Napoli rischiano di tornare deserti

Ma l’ordinanza di De Luca impone delle restrizioni anche in altri settori. Infatti non si potranno più organizzare feste con persone  che siano “estranei al nucleo familiare convivente”. Inoltre divieto di organizzare feste, anche conseguenti a cerimonie, civili o religiose, in luoghi pubblici, aperti al pubblico e privati, al chiuso o all’aperto. La vendita da asporto per i ristoranti sarà autorizzata fino alle 21. Resta consentita la consegna a domicilio.

I numeri allarmanti in Campania che hanno portato alla chiusura delle scuole

I contagi nelle scuole di Napoli e Caserta dal 24 settembre fino a ieri ammonterebbero a 541. I positivi sono tra alunni e docenti e si tratta di contagi per la maggior parte “diretti”. “In relazione alla situazione epidemiologica esistente — si legge in una nota della Regione — sono state adottate misure rigorose con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”.

La didattica a distanza riprende con le scuole chiuse
La didattica a distanza per gli studenti è stato un momento difficile

Se hai un incremento in termini assoluti di 800 positivi al giorno — ha chiarito De Luca — è evidente che arriviamo alla chiusura di tutto. Non vogliamo drammatizzare, ma vogliamo semplicemente fare un calcolo numerico”.

Le altre attività sospese

Non solo scuole chiuse e università. Sono state sospese anche le attività di circoli ludici e ricreativi. Per il personale in presenza negli uffici si raccomanda di differenziare gli orari di servizio giornaliero. Le misure sono  state adottate “con il doppio obiettivo di limitare al massimo le circostanze di assembramenti pericolosi in ogni ambito, privato e pubblico, e con l’obiettivo di ridurre al massimo la mobilità difficilmente controllabile”. “La situazione epidemiologica è ancora sotto controllo – spiega Lucia Fortini, assessore all’Istruzione della Regione -.

Dopo la didattica a distanza gli studenti pronti per la maturità
La didattica a distanza ha caratterizzato la scuole di questi mesi

Ma dopo aver visto i numeri di contagiati di oggi, abbiamo ritenuto opportuno applicare una sospensione delle attività didattiche in presenza nelle scuole per due settimane. L’obiettivo è scongiurare il peggio e sarà possibile solo con il senso civico e la responsabilità di ciascuno di noi”. Ma per il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina la decisione della Regione Campania è sbagliata. “In Campania – ha detto a Radio 1 il ministro – lo 0.75% degli studenti è risultato positivo a scuola e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”.

Scuole e università chiuse in Campania, è emergenza ultima modifica: 2020-10-16T09:00:09+02:00 da Federica Puglisi

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