Un libro di Grazia Andriola, la quale ha percorso 5000 km in 120 giorni in memoria delle vittime di femminicidio.

Grazia Andriola, 48 anni, infermiera, ha intrapreso un’ iniziativa molto significativa. Un cammino a sostegno di tutte le donne maltrattate e vittime di femminicidio. La donna ha percorso 5000 km in 120 giorni, da Santa Maria di Leuca a Santiago di Compostela. Più di un centinaio di donne ha fatto alcuni tratti con lei per raccontarle la sua esperienza tragica. Con queste donne vi era anche un uomo “pentito”. Perché da una vita di violenza e paura si può uscire.

Il Cammino di Santiago diventa simbolo per dire basta al femminicidio

La donna ha percorso 5000 km in 120 giorni, da Santa Maria di Leuca a Santiago di Compostela
Un viaggio per dire no alla violenza

Grazia Andriola è partita il 27 Giugno dello scorso anno camminando 8 ore al giorno per 4 mesi e percorrendo 5000 km. Trenta al giorno ed ogni passo su sterrati, spiagge e sentieri erano rivolti ad una delle donne uccise per mano di un uomo nell’ultimo anno. Emanuela, Vania, Sara, Rosamaria, Stefania, Giulia, Gloria, Fabiana, Rosaria.

Dalla punta più meridionale del Salento, Santa Maria di Leuca, fino a Santiago de Compostela, le vite di queste donne hanno accompagnato Grazia. Durante il cammino, sul cellulare dell’infermiera arrivano notifiche. Si aggiunge un altro nome all’elenco. Altre donne morte ammazzate.

Ogni 3 giorni muore una donna vittima di femminicidio

Storie drammatiche e tristi
Ogni 3 giorni muore una donna vittima di femminicidio

Le vicende che le donne raccontano rimbombano alle orecchie di Grazia. Sconosciuta, dispersa tra gli sterrati, cammina con il suo zaino da 11 kg in spalla, ascolta le tragiche storie. Storie che ti distruggono e ti lacerano dentro.

Come quella di Maria, toscana, che da 10 anni viene stuprata e picchiata dal marito. Nonostante questa vita di sofferenza estrema, giustifica la violenza che subiscono lei e la figlia minorenne.

La paura che il marito possa fare una strage ed ammazzare tutta la famiglia si è impossessata così profondamente di lei che il suo livello di sopportazione supera qualsiasi soglia conosciuta. Eppure ce l’ha fatta. Poco alla volta ha trovato il coraggio per rimettere insieme i cocci della sua forza residua e si è rivolta ad un’associazione contro la violenza, che l’ha inserita in un ambiente protetto.

Anche la storia di Valentina è molto triste. La donna vive in Piemonte e dopo anni di violenza, ora si trova in una casa rifugio. Il suo “errore” è stato quello di non essere mai andata in ospedale. Aveva denunciato il marito solo alle forze dell’ordine. Ma senza referti medici non serve a niente, anche perché l’uomo che la picchiava era un “notabile” della cittadina nella quale vivevano.

Un libro contro il femminicidio

Grazia Andriola ha voluto dare un senso ai suoi passi raccontandolo in un libro contro il femminicidio intitolato: #steptostopviolence.
Un libro contro il femminicidio

Il bisogno di parlare di violenza è profondo ma anche complesso. Si preferisce parlare con un’infermiera che cammina verso Santiago, come in questo caso, invece di rivolgersi ad un centro specializzato. Ciò significa che paura e vergogna prevalgono.

Grazia Andriola ha voluto dare un senso ai suoi passi raccontandolo in un libro contro il femminicidio intitolato: #steptostopviolence. Un cammino in memoria delle vittime di femminicidio.

La donna ha raggiunto Santiago di Compostela il 22 Ottobre 2016, con 10 kg in meno, qualche tendinite e moltissimi incontri significativi. Per tutte le donne vittime di violenza e femminicidio, Grazie è arrivata a Santiago con addosso una maglietta verde. Il colore della speranza.

#Steptostopviolence: Un cammino in memoria delle vittime di femminicidio ultima modifica: 2017-07-28T08:31:32+02:00 da Rossana Nardacci

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