I pazienti Covid più vicini alle loro famiglie, nonostante l’isolamento di una stanza di ospedale. Come? Attraverso dei tablet donati alle aziende ospedaliere. E’ un piccolo segnale di speranza quello che viene da Siracusa, un gesto simile a quanto avvenuto nei mesi scorsi, a marzo e ad aprile anche in altri ospedali italiani. Essere ammalati di Covid-19 significa purtroppo essere anche soli. Senza avere la possibilità di poter parlare con i propri familiari. Le giornate sono interminabili, senza visite dei parenti né contatti. Allora la solidarietà si manifesta con questi piccoli ma significativi gesti.

Tablet in uso negli ospedali Covid
La tecnologia in aiuto dei pazienti

Tablet ma anche schede Sim per parlare con le famiglie, il progetto

Nei giorni scorsi nel pieno della seconda ondata l’iniziativa dell’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa. Il Covid Center dell’ospedale Umberto I di Siracusa è stato dotato di due tablet comprensivi di schede. I pazienti potranno così utilizzarli per ricevere telefonate e navigare in internet per comunicare coni familiari, anche attraverso i social e applicazioni come whatsapp ed sms. Un progetto che verrà esteso anche ai reparti Covid degli altri ospedali della provincia. “Operazione Risorgimento Digitale” è il progetto avviato da TIM e Huawei, con la donazione di tablet e l’attivazione di schede SIM a costo zero per tutto il periodo dell’emergenza.

Pazienti meno soli con i tablet per parlare con le famiglie
L’isolamento della malattia è difficile da superare

Abbiamo accolto al volo il progetto di Tim e Huawei che ringraziamo sentitamente – sottolinea il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra – e non appena abbiamo avuto conoscenza del progetto abbiamo immediatamente avanzato richiesta di adesione per i nostri ospedali per sostenere ed aiutare i nostri pazienti ricoverati affetti da covid-19 a sentirsi meno lontani dalla famiglia in un momento così difficile e delicato che costringe al rispetto delle politiche di sicurezza adottate per l’emergenza”. 

Non solo Siracusa, anche altri ospedali hanno ricevuto dispositivi per i pazienti

Un’esperienza simile si era verificata agli Ospedali Riuniti Le Torrette di Ancona. La solidarietà era partita da alcuni infermieri che avevano raccolto vecchi tablet e smartphone, ben40 dispositivi, utilizzati grazie a una connessione wi-fi fornita dall’azienda. In Liguria, poi, attivato un servizio di videochiamata nelle residenze sanitarie nei mesi scorsi e all’ospedale San Martino di Genova grazie a tablet donati ai reparti Covid-19. E il progetto “Sostieni gli ospedali della Toscana”. Un gesto concreto per alleviare la solitudine delle persone malate. E nel mese di aprile ben cento tablet destinati ai pazienti Covid-19 dall’Asl di Torino, dopo una donazione di 25.000 euro di una nota azienda torinese.

Un medico userà i tablet per i pazienti
I medici sono sempre più impegnati per non lasciare soli i pazienti Covid

Somme vincolate proprio per dotare i malati di uno strumento per comunicare con le persone care e avere il conforto del contatto visivo dei propri familiari. E così in questa drammatica fase, viene in aiuto la tecnologia. Un modo per alleggerire il carico di grande sofferenza psicologica dei pazienti e del personale sanitario. Così un gesto semplice e per certi aspetti quotidiano per molti diventa un momento speciale. Una semplice video-chiamata regala momenti di sollievo, commozione e sorrisi ai pazienti affetti da Covid. Un modo per far sentire la famiglia vicina nonostante la costretta lontananza e aiutare l’ammalato in questa difficile battaglia.

Tablet per i pazienti Covid ricoverati in ospedale ultima modifica: 2020-11-14T11:25:56+01:00 da Federica Puglisi

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