I tirocini e gli stage nascono per dare la possibilità, a chi cerca lavoro, di formarsi e, contemporaneamente, farsi conoscere da aziende locali in cerca di personale da inserire nella propria attività. La Legge 92 del 2012, la cosiddetta Legge Fornero, ha stabilito una retribuzione minima di 300 euro mensili per i tirocini extracurriculari e gli stage formativi.

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Foto di Ronald Carreño da Pixabay

Differenza tra stage e tirocinio

E’ necessario sapere che c’è una differenza sostanziale tra gli stage ed i tirocini formativi, in quanto i primi riguardano le istituzioni universitarie e gli enti formativi e prevedono un compenso in crediti, mentre il secondo prevede una retribuzione vera e propria. Questa retribuzione non è uno stipendio, ma una semplice indennità di partecipazione al tirocinio formativo per cui il tirocinante non riceverà la busta paga. Il tirocinio è esente da contributi e assicurazioni, è soggetto alle trattenute Irpef e segue le direttive dell’ultima riforma fiscale.

Attivazione e normativa regione per regione

L’attivazione del tirocinio prevede un Piano formativo firmato dal tutor di un’azienda, dal centro per l’impiego e dal soggetto da inserire. A quest’ultimo, secondo la Legge 92, verrà erogato un importo minimo di 300 euro, ma, alle singole regioni, viene data la libertà di assegnare anche importi maggiori in relazione alla quantità di ore impiegate nel tirocinio.

Liguria, Campania, Abruzzo, Toscana e Sicilia hanno stabilito un’indennità pari a 500 euro, Emilia Romagna, Puglia ed Umbria retribuiranno il tirocinante con un importo minimo di 450 euro, invece Basilicata e Sardegna erogheranno un’indennità mensile di 600 euro.

La Valle d’Aosta darà 300 euro per 20 ore e 600 euro per 40 ore settimanali, mentre la Calabria ha stabilito un compenso minimo di 400 euro con la frequenza minima del 70% delle ore previste mensilmente.

Il Molise ha differenziato i tirocini formativi da quelli di inserimento. Per i primi il compenso minimo corrisponde a 300 euro per 20 ore settimanali e 450 euro per 30 ore, invece per il secondo dai 400 ai 600 euro.

Le Marche daranno dai 400 ai 500 euro in base alle ore settimanali impiegate, mentre nel Lazio i tirocinanti riceveranno 800 euro con una frequenza del 70%. Nel Veneto sono previsti dai 350 ai 450 euro a seconda se l’azienda fornisca buoni pasto o il servizio mensa.

Il Friuli Venezia Giulia darà dai 300 euro per 20 ore agli 800 per 40 ore settimanali, mentre il Piemonte ha stabilito 300 euro per il part-time e 600 euro per il full-time.

La Lombardia erogherà 500 euro mensili per l’80% delle ore di frequenza e 350 euro per una presenza in azienda non superiore a 4 ore giornaliere.

Il Trentino Alto Adige ha stabilito che nella provincia di Trento il tirocinante abbia una retribuzione che va dai 300 ai 600 euro, invece nella provincia di Bolzano ha stabilito un fisso su base oraria e cioè 4 euro ai maggiorenni e 3 euro ai minorenni, con l’aggiunta di 1,50 euro per chi dovrà svolgere il proprio tirocinio fuori dal comune di residenza.

Tirocini formativi, i compensi regione per regione ultima modifica: 2024-01-29T06:53:52+01:00 da laracalogiuri

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