Da un anno è ormai in vendita ad un prezzo rimasto invariato ma dietro nasconde una misteriosa leggenda che potrebbe allontanare ogni possibile acquirente. La Torre San Filippo, a 8 km da Ragusa Ibla, costa attualmente un milione e mezzo di euro ed è apparso anche nel catalogo internazionale di Sotheby’s. Ma qual è la storia che caratterizza il simbolo del comprensorio delle valli?
Il fantasma della Torre San Filippo
Secondo la misteriosa leggenda, nella Torre San Filippo appare il 7 di ogni mese lo spettro di una signora, una dama. La donna si butta dalla torre per sfuggire a 7 cani sguinzagliatile contro dal marito, tradito col guardiacaccia. Un atto che avviene ogni mese e che forse è il motivo che ha portato la struttura a restare ancora oggi invenduta. La fortezza in pietra è composta da venti locali e rientra in un territorio di 67mila mq di superficie totale, tra interi ed esterni. Nessun interesse di gruppi alberghieri ma neanche il cinema è rimasto affascinato per trasformare tutto in un set. Un mistero che in tanti ormai hanno collegato alla leggenda del fantasma.
La proprietà in vendita
Nel sito di Sotheby’s è possibile avere una descrizione più approfondita della Torre San Filippo. Tipica dimora nobiliare fortificata ed edificata nel 1800 è allocata in un punto strategico, un vero e proprio fortino che fungeva da torre di avvistamento per meglio controllare i lavori dei campi e la conduzione delle masserie. La proprietà si erge al centro di un feudo sulla vallata “Cava Volpe” nei pressi della diga di Santa Rosalia. È caratterizzata da torrenti e ricca vegetazione ed è composta dal Castello (dalla pianta labirintica) dimora estiva della famiglia proprietaria – di circa 750 mq, che si sviluppa su due piani e conta 2 ampi saloni 2 cucine, 8 camere da letto e 3 bagni.
Nel patio si erge la chiesa, dalla facciata curiosamente gotica come il portone d’ingresso. Nel corpo rurale, denominato “casa mandria” sono presenti edifici di pertinenza quali fienili, magazzini e stalle aventi una superficie di ulteriori 750 mq, tutti da ristrutturare. A fare da cornice alla proprietà, si apre un parco di 65 ettari con ulivi e carrubi secolari insieme a numerose varietà di piante selvatiche e spontanee. La struttura esterna non presenta particolari problemi strutturali evidenti sulla struttura portante, l’interno invece, necessita di restauro delle superfici lapidee e degli spazi.
Il primo proprietario è stato Giorgio Schininà, Marchese di Sant’Elia. Nel 1957 l’intera tenuta fu acquistata dal Cav. Vito Veninata in favore delle figlie Emanuela, Elisa e Maria. Quest’ultima è la madre dei fratelli Ottaviano, attuali proprietari. Da allora fino agli anni 90 è stato dimora estiva della famiglia.