Capita che sei uno dei tre, quattro italiani più famosi del pianeta. Anzi no, non più famosi, più riconoscibili diciamo. Che se cammini in mezzo a una folla in una qualsiasi città del mondo buona parte di quella folla è sicuro che girerà il collo, gli occhi, e poi dirà a chi sta vicino Ma hai visto chi è quello!
Questo nel mondo. Nella tua città invece, la capitale del tuo paese, non c’è essere senziente che non ti conosca, anzi, che non ti veneri. Mettere piede fuori casa significa sottrarre ogni sguardo, interrompere conversazioni, fermare il traffico. Impossibile.
Il solo modo per cui potresti suscitare ancora più scompiglio, e rapire lo sguardo di quell’unico esemplare su milioni che magari si è scordato chi sei, il solo modo sarebbe portarti appresso tua moglie. Famosissima anche lei – non come te, certo – e bellissima. Insieme sareste accecanti. Impensabile che vi sia concessa la libertà di fare anche giusto due passi. Lasciate perdere. Se tu sei Francesco Totti e lei Ilary Blasi, una passeggiata per Roma è fantascienza.
Ma ecco che succede. Il coronavirus. Il lockdown. Il deserto. Il vuoto surreale. Le maschere. In altre parole: la fantascienza, per l’appunto.
Eppure, il Pupone l’aveva perfino annunciato, a vantaggio del codazzo di paparazzi pronti a seguirlo non appena mette naso fuori casa: «Quando sarà consentito – aveva detto – approfitterò dei pochi turisti per visitare nuovamente il centro di Roma».
Detto… Fatto! È il testo del suo post Instagram, a riprova del successo. Un Ve l’avevo detto che fa cascare le mascelle. Uno scatto surreale. Che è subito virale.
Francesco e Ilary passeggiano per via del Corso – via del Corso! non riconosciuti! Pura fantascienza! – e poi via verso il Pantheon, fino alla Fontana di Trevi. E fermi lì in posa, mascherine nere e berrettino, si fanno un selfie davanti all’acqua, come i comuni mortali. Eccolo forse il punto. Della faccenda. Del virus. Il fatto che ti rende inaspettatamente comune. E mortale. Pure se sei un dio.
