È scomparso all’età di 84 anni Tullio De Mauro, ex ministro dell’istruzione, docente universitario e linguista italiano. Figura di spicco per la cultura nostrana, De Mauro ha rivoluzionato lo studio della lingua italiana. I suoi contributi in materia linguistica sono stati di straordinario valore, tanto da collocarlo tra le menti più illuminate del Novecento italiano.

La linguistica di Tullio De Mauro

Nato a Torre Annunziata (NA) il 31 marzo 1932, Tullio De Mauro si è laureato in Lettere classiche nel 1956 a Roma. Sin da giovane si dedica allo studio della lingua italiana e nel 1966 fonda, insieme ad altri colleghi, la Società di linguistica italiana. La carriera dell’insegnamento lo ha visto protagonista nelle università di Roma, Napoli, Chieti, Salerno e Palermo. Le materie vertevano sempre sulla lingua italiana, ma con un approccio più moderno rispetto allo studio tradizionale.

I ministri Tullio De Mauro e Umberto Veronesi

Nel 1961 pubblica infatti, in occasione del Centenario dell’Unità d’Italia, la Storia linguistica dell’Italia. Un testo in cui si affronta l’evoluzione della lingua attraverso le vicende sociali, politiche ed economiche del paese. Una storia dell’italiano, ma anche dell’Italia e degli italiani. Di come si sia riusciti a superare l’analfabetismo con l’ausilio della scuola, ma anche delle emigrazioni interne, dei mass media e della tecnologia. Il libro è stato ripubblicato più volte e attualmente è uno dei testi di riferimento per lo studio della linguistica italiana.

I dialetti e la politica

Secondo alcuni i dialetti sono una forma di arretratezza linguistica. Ma per Tullio De Mauro erano, e sono tuttora, uno degli aspetti più affascinanti della nostra lingua. L’espressività che questi riescono a trasmettere rappresentano infatti una forma di arricchimento del nostro linguaggio. E vanno tutelati, custoditi e studiati proprio per il contributo offerto alla comunicazione di tutti i giorni.
Ma oltre allo studio, nella vita di Tullio De Mauro c’è stata tanta politica. Nel 1975 venne eletto al Consiglio Regionale del Lazio nelle liste PCI e successivamente come assessore alla cultura. Ha collaborato con testate giornalistiche e settimanali vari, occupandosi spesso di politica e dei tanti problemi della società italiana. È stato inoltre ministro della Pubblica istruzione nel secondo Governo Amato tra il 2000 e il 2001. Dal 2001 al 2010 ha presieduto la fondazione Mondo Digitale, società che si occupa del legame tra insegnamento e tecnologia.

Tullio De Mauro: è scomparso il più grande linguista italiano ultima modifica: 2017-01-05T19:06:01+01:00 da Gabriele Roberti

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