Lo stilista italiano che ha dato il nome ad un colore: il Rosso Valentino, come la Ferrari. Valentino Garavani è “L’ultimo imperatore”, così è stato definito in un documentario americano, sulla sua vita. Deciso e passionale, come il suo colore, è stato sempre appoggiato dalla sua famiglia, che non ha mai dubitato del suo talento. E a ragione, vista la sua straordinaria carriera.

Valentino Garavani

Se pensate ad uno stilista italiano da citare, uno dei primi nomi che vi verrà in mente è Valentino. Abbiamo sentito parlare di lui sin dai tempi della dolce vita, quando tutte le stelle del jet set internazionale guardavano a Roma. Nato a Voghera nel 1932, studia subito con i migliori fino all’ultimo importante riconoscimento che il parlamento europeo gli conferisce nel 2018, nominandolo Uomo di Moda e di Pace. Era il ’91, c’era la guerra del golfo, quando aveva disegnato un lungo abito bianco con la scritta PACE in 14 lingue. Quell’abito è stato un’espressione dell’arte di Valentino in quei momenti oscuri.

logo Valentino
Foto Facebook Valentino

Valentino ama le donne

Il suo sogno ha una caratteristica: ama creare abiti per le donne. “In tutto il resto sono un vero disastro”, come lui stesso dice. I suoi abiti sono pensati per loro. Le ama. Fin dai tempi in cui disegnò l’abito da sposa per Jacqueline Bouvier, vedova Kennedy in occasione delle sue seconde nozze con Onassis. Lei, in quegli anni, era la donna più in vista del mondo, lui Aristotele Onassis, una magnate greco dalla vita tempestosa. Jackie aveva un gusto impeccabile e scelse Valentino per disegnare l’abito che avrebbe avuto tutti gli occhi puntati addosso. Il suo abito da sposa detterà lo stile del secondo si per intere generazioni. Per lei, egli rivoluzionò il modo di andare all’altare, scelse il bianco ma sfumandolo verso l’avorio. Al contrario della prima volta, l’abito era accollato ma corto, lasciando che gli anni ’60 irrompessero senza intaccare il gusto. Altre spose famose seguirono l’esempio.

Le sue spose

Non si possono non menzionare altre spose che hanno contribuito a rendere ancora più famoso il nostro Valentino. Jennifer Lopez, Lavinia Borromeo, Claudia Shiffer, Clotilde Courau, Pamela Anderson, la principessa Maxima d’Olanda, Marie -Chantal di Grecia. Tante sono le celebrità, attrici, principesse e modelle che hanno scelto la genialità e la raffinatezza dell’alta moda italiana. Cosa distingue un vero fashion designer dagli altri? Cosa determina la scelta di donne del calibro di Jennifer Lopez? Probabilmente è l’amore per la figura femminile, che Valentino esprime sempre attraverso i suoi abiti.

Valentino - ritratto stilizzato di donna con vestito color fucsia
Foto Facebook Valentino

Gli esordi e la vita privata

Nasce l’11 maggio del 1932, nel segno toro, quindi caparbio, testardo e passionale. Desidera sin da ragazzo studiare moda e con il pieno sostegno dei genitori si iscrive all’istituto di figurinismo di moda Santa Marta di Milano, dove frequenta un corso per diventare stilista. Il sogno diventa ancora più grande e chiede di potersi trasferire a Parigi per migliorare e studiare. Anche a questa richiesta i genitori non si oppongono e anzi, lo incoraggiano a iscriversi alla prestigiosa Chambre syndacal de la Haute Couture parisienne. E’ la svolta, studia il francese, lavora per Guy Laroche, poi decide, sempre con il sostegno della famiglia, che il suo destino è quello di aprire una boutique tutta sua. Apre nel 1959 in Via Condotti a Roma.

Il suo Alter Ego: Giancarlo Giammetti

Nasce sempre in quegli anni, il sodalizio sentimentale e lavorativo con un giovane studente d’architettura, Giancarlo Giammetti. Sarà lui ad entrare in società dopo il padre di Garavani, ad apportare un contributo che determinerà la spinta finale a fare entrare Valentino nell’Olimpo della moda. Il vero battesimo è nel 1962, quando Valentino ha l’opportunità di sfilare a Palazzo Pitti. L’ultimo spazio proposto dal marchese Giorgini è l’ultimo giorno, all’ultima ora: Prendere o lasciare.

La sfilata sarà un trionfo

Ricorda Giancarlo Giammetti in un’intervista: “Passammo la notte a scrivere ordini”. E’ a quest’uomo, a cui Valentino è profondamente legato, che dedica un pubblico riconoscimento di devozione e di affetto. “Senza Monsieur Giammetti, tutto questo non sarebbe stato possibile”, dice Valentino, parlando della Maison, che oggi è una multinazionale. In effetti nessuno più di Giancarlo Giammetti è stato vicino nella vita professionale e privata allo stilista italiano.

borsa rosa con marchio Valentino
Foto Facebook Valentino – Ph Leonardo Scotti in Palazzo Monti in occasione della Miami Art Basel

Riconoscimenti

La stella della Maison ha brillato alta sin da subito. Citiamo solo alcuni dei più grandi riconoscimenti ottenuti dallo stilista, il Presidente Pertini lo nomina Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, qualche anno dopo sarà anche nominato Cavaliere di Gran Croce dal Presidente Cossiga. In America sono letteralmente innamorati di lui. Los Angeles, New York e Washington gli aprono le porte. Già nel 1967 gli vengono conferiti due premi: il Neiman Marcus Award di Dallas, equivalente all‘Oscar della Moda, e il Martha Award di Palm Beach. Nel 2005 gli viene conferita la Legion d’Onore, l’onorificenza più alta attribuita dalla repubblica Francese, che viene concessa raramente a personaggi non francesi.

Comunque Valentino

Nel 2017 Valentino annuncia il suo ritiro dal mondo della moda. Dichiara, con la consueta grazia ed eleganza: “E’ Il momento perfetto per dire addio”. Oggi il marchio è di proprietà della società finanziaria Mayhoola for Investments del Qatar. L’impronta lasciata dal maestro è comunque indelebile. Mai un’incrinatura si è vista nell’immagine di quest’uomo straordinario, tranne quando firmò la vendita della Maison: ripresa dalle telecamere, tutti hanno potuto vedere, con un certo sgomento, le lacrime dello stilista mentre si separava dalla sua creazione. Il volto umano dell’Ultimo Imperatore.

Valentino, ritratto del grande, ultimo imperatore ultima modifica: 2019-12-08T09:00:00+01:00 da Mara Austen Diamanti

Commenti