Valsinni è uno splendido borgo medievale in Basilicata, in provincia di Matera. Un luogo romantico, a metà strada tra mare e monti, sormontato da uno storico Castello. Questi si erge sul monte Coppolo, a sua volta inserito nel Parco Nazionale del Pollino, l’area protetta più estesa d’Italia.

Un borgo ricco di storia, affascinante e drammatica. Mettere piede qui rende impossibile non gettare la mente in direzione di una vicenda che gela il sangue nelle vene. Si tratta di Isabella Morra, alla quale è dedicata un’intera area, ovvero il primo parco letterario del Sud Italia. La donna intratteneva una corrispondenza poetica e romantica con Diego Sandoval, barone spagnolo di Bollita, attualmente nota come Nova Siri. Una passione per la quale venne trucidata dai propri fratelli.

Valsinni
Valsinni – Fonte: Tubazio CC BY-SA 4.0

Cosa vedere a Valsinni

Vi è una netta separazione tra la parte antica e moderna del borgo, considerando come nella prima non sia possibile accedere con le auto. Vi sono innumerevoli abitazioni antiche, con secoli di storia tra le loro pietre, separate appena da strette vie, che si inerpicano lungo lo sperone roccioso. È facile perdersi per le strette vie di Valsinni, ammirando lo splendore del lato antico del borgo, arroccato sui fianchi dello sperone, che dall’alto domina la valle del Sinni. Questo nome è relativo all’omonimo corso d’acqua, un tempo noto come Siris (così denominato da Greci e Romani). In quest’area è stata realizzata la più grande diga in terra battuta d’Europa, quella di Monte Cotugno.

Impossibile non prestare attenzione al Castello Baronale dei Morra, così come alla Chiesa Madre, per poi far visita al Parco Letterario. Il Castello è senza dubbio il monumento più rappresentativo del paese. La base sfruttata pare fosse quella di una fortificazione longobarda, eretta poco dopo l’anno 1000. Il nome Morra è quello dei proprietari che hanno posseduto la struttura per 140 anni. Dal 1921 a oggi, invece, il Castello è della famiglia Rinaldi.

Castello di Isabella Morra
Valsinni – Castello di Isabella Morra – Fonte: Rocco Stasi CC BY-SA 3.0

La Chiesa Madre è sita nel centro storico di Valsinni e risale al Seicento. Restano alcuni frammenti decorativi di una cappella preesistente nel portale, che consentirebbero una datazione intorno al Duecento. Fu ricostruita nel 1853. Al suo interno attirano l’attenzione una scultura in legno del Settecento, un raro organo dello stesso secolo e, ovviamente, le reliquie di San Fabiano, patrono del borgo. Il Parco Letterario conduce invece i visitatori nei luoghi emblematici della poetessa. Spazio per momenti di animazione letteraria e teatrale, con racconti di guide-cantastorie. L’area venne inaugurata nel 1993 e vanta veri e propri viaggi immersivi, alla scoperta dell’unicità del borgo.

Piatti tipici

Al Sud non mancano mai ricche tavole imbandite e anche Valsinni vanta il suo gran numero di piatti tipici. Salumi e formaggi dominano gli antipasti. Quest’area rientra nel territorio della Igp (Indicazione Geografica Protetta), autorizzata a produrre il celebre peperone di Senise (varietà del peperoncino). Questo viene essiccato, divenendo “peperone crusco”, spesso accompagnato dall’olio DOP di Ferrandina.

Valsinni, Basilicata
Valsinni, Basilicata – Fonte: www.instagram.com/p/CHSkoqvB52c/

I primi piatti ruotano intorno alla pasta fatta in casa: cavatelli, strascinati, lagane e calzoni di ricotta, tra gli altri), preparata seguendo le antiche ricette. Spazio anche per i “piatti poveri”, per i quali si sfrutta pane avanzato. Alcune ricette sono pancotto con cipolla o salsiccia ai ferretti con la mollica. Da assaggiare la “nghenderata”, ovvero carne di maiale speziata e conservata in vasetto, così come la “a’ngornata“, torta salata ripiena di salumi e formaggi. Tra i dolci tipici vi sono i calzoncelli con castagne e cioccolato fondente, o con ripieno di crema di ceci, buccia di mandarino e liquore.

Miti e leggende

Una leggenda avvolge il borgo di Valsinni e, ovviamente, riguarda Isabella Morra, tragicamente deceduta. Nata nel 1520, venne uccisa dai propri fratelli a soli 26 anni. Era la figlia del barone Giovanni Michele Morra, costretto all’esilio dagli spagnoli, perché schierato con i francesi.

Fatale le fu il rapporto epistolare con il cavaliere spagnolo Diego Sandoval De Castro. In quanto iberico, quest’ultimo era considerato un nemico. Venne ucciso dapprima il precettore di lei, che faceva da tramite, poi accoltellata lei e, infine, i fratelli uccisero lui in un agguato. Da allora si racconta che il fantasma della giovane poetessa si aggiri, inquieto, per il castello, dove sarebbe possibile sentirla lamentarsi della sua infelice e breve vita.

Valsinni, il borgo e il fantasma di Isabella nel Castello ultima modifica: 2021-08-21T09:30:00+02:00 da Luca Incoronato

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