Un gesto quotidiano capace di addolcire le nostre giornate. Al mattino durante la colazione mentre giriamo il cucchiaino affinché si sciolga. Ma anche al bar magari durante una pausa caffè. E perché no, in grandi quantità mentre ci cimentiamo nella preparazione di una torta. Lasciato scivolare da una bustina o pescato da una zuccheriera, pochi di noi sono capaci di rinunciarci. Zucchero? Sì, ma non il solito. Bensì zucchero d’uva, un prodotto che ci permette di fare uno speciale viaggio in Sicilia, a Mazara del Vallo.

Zucchero d’uva, cos’è?

Un solo termine tanti significati. Comunemente quando si parla di zucchero ci si riferisce a qualcosa che abbia potere dolcificante. Ma non tutto lo zucchero è uguale. Diverse tipologie perché diverse sono le “fonti” da cui è possibile ricavarlo. Si passa così dal canonico zucchero di barbabietola, presente in commercio in piccoli granuli bianchi, per arrivare allo zucchero di canna. Dal colore bruno quando presenta residui di melassa ad un tono più chiaro quando ne viene privato. Entrambi contengono saccarosio. E si sa, se è vero che il suo sapore dolciastro ci piace, altrettanto vero è cercare di non abusarne!

Ma proseguiamo. Vi sarà capitato senz’altro di trovare in vendita prodotti sulla cui confezione appare la scritta: “con zucchero d’uva”. Caso tipico è quello degli yogurt. Che differenza c’è? Beh evidentemente la provenienza. Figlio del mosto d’uva pulito di tutte le sostanze diverse dagli zuccheri. È più dietetico? È light? Fa meno male? Secondo gli esperti e la chimica, lo zucchero d’uva è una miscela di monosaccaridi, tra i quali principalmente fruttosio e glucosio. Elementi che vengono immediatamente assorbiti dal nostro corpo per darci una carica di energia repentina. Ma come si presenta lo zucchero d’uva? E cosa c’entra con Mazara del Vallo?

Mazara del Vallo e la sua dolce produzione

Inizialmente prodotto in forma di sciroppo e per questo utilizzabile solo per specifici prodotti. Ma la grande svolta arriva nel 2012 quando lo zucchero d’uva compie un salto che lo rende impiegabile in diversi ambiti. Non solo a servizio del settore alimentare ma anche a favore del campo cosmetico nonché per la realizzazione di integratori oltre a prodotti ”naturali” e “biologici”. Nasce così lo zucchero d’uva in forma cristallina grazie all’impiego di un’alta tecnologia firmata proprio “Mazara del Vallo”

Zucchero d'uva. Acini d'uva attraversati da un raggio di sole

Un sodalizio che coniuga tradizione e ricerca. Ne risulta così una vera e propria eccellenza. L’allora start up ha infatti brevettato a livello internazionale la metodologia utile per approdare a questo risultato. Ma anche “un incontro esclusivo tra natura e tecnologia”. Queste le parole che si leggono sul sito dell’azienda siciliana. Parole che ci permettono di contestualizzare, e meglio comprendere, la realtà in cui questa produzione nasce. Il territorio trapanese con i suoi 60 mila ettari di vigneto; una produzione locale che è figlia di questi luoghi, del clima e della natura che la ospita.

Zucchero d'uva. Un vigneto con i verdi colori della frutta in maturazione

Un vantaggio fatto ben fruttare grazie allo studio e alla ricerca e che sa essere rispettoso dell’ambiente. Naturalia infatti ci ricorda che il valore aggiunto di una produzione di zucchero d’uva in granuli si riflette anche sul territorio. In termini logistici infatti i volumi dei trasporti si riducono del 34%. Un prodotto buono, naturale, tracciato in grado di essere altamente competitivo su scale globale. Ma anche uno zucchero d’uva che va a beneficio dell’isola, capace di risvegliare, riqualificare e promuovere lo sviluppo agricolo siciliano. Dalle risorse del territorio che la natura dona all’abilità degli uomini di farne qualcosa di prezioso.

A Mazara del Vallo, lo zucchero d’uva tra natura e tecnologia ultima modifica: 2019-06-05T09:00:09+02:00 da Sabrina Cernuschi

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