Da sempre i Castelli Romani sono meta di gite e scampagnate degli abitanti dell’Urbe. Sono emblema di quella sorta di “Dolce vita dei poveri” immortalata dal Lando Fiorini di “Nanní, nanní” (“‘na gita a li Castelli”). Tra queste colline, molto meno frequentata di quelle abbellite dai borghi di Castel Gandolfo, Marino, Monte Porzio o Rocca di Papa, c’è quella del Tuscolo, ove sorgeva un’antica città latina. Fondata, secondo la leggenda, da Telegono, mitico figlio di Ulisse e della Maga Circe.

Tuscolo raffinato e selvaggio

Il Parco Archeologico Culturale di Tuscolo è un “luogo primitivo dell’anima”. Così lo definì l’antropologo Fosco Maraini. Un posto fuori dal tempo, un po’ misterioso, dove puoi trovare un teatro romano con vista, in un ambiente vagamente selvaggio di prati e boschi, punteggiati e percorsi da una strada millenaria, fra querce secolari, ginestre e papaveri, margherite e castagni nativi. Per secoli lo scelsero imperatori, senatori e letterati quale residenza estiva. Tra le ville più celebri della zona si ricordano quelle di Silla, Tiberio, Lucullo e Cicerone, che qui scrisse le sue Tusculanae Disputationes.

Tuscolo - rinascimento

Il parco del Tuscolo

Il parco delimita e protegge l’area collinare non edificata incastonata tra Monte Compatri, Monte Porzio Catone e Grottaferrata, nei pressi di Frascati, città cui è legato storicamente (la fondarono in pratica i tuscolani sconfitti). Si trova all’interno del Parco Regionale Naturale dei Castelli Romani.
Ne è cuore l’area archeologica dell’antico insediamento latino di Tusculum, con reperti dell’epoca della dominazione romana e posteriori, oltre che latini. Sin dagli anni ‘90, da quando la Comunità Montana locale ha acquistato il terreno dalla famiglia Aldobrandini, è meta di escursioni in famiglia. Ma dal 2019, in seguito a un intervento commissionato, la fruibilità e l’agibilità sono migliorate. Dal parcheggio si può accedere ad un’amena area attrezzata con servizi igienici, bar, parco giochi e bracieri per grigliate e picnic. Da lì, oppure dalla strada, camminando pochi minuti, si giunge all’area principale degli scavi.

Tuscolo - teatro

Passeggiando per la storia

La passeggiata è molto gradevole, e la vista vale la pena. Si può camminare sul prato oppure immaginarsi ai tempi che furono, percorrendo suggestivi tratti di basolato romano. Passando dai resti del Foro si raggiunge il teatro, ben conservato, oggi sede di festival teatrale classico scolastico chiamato Le Tuscolane. Ma anche di spettacoli musicali ed altri eventi culturali. È l’emblema del Tuscolo per eccellenza. Nell’epoca d’oro della città-Stato, ospitava oltre 2.000 persone. La vista spazia dal Monte Cavo che sovrasta Rocca di Papa alla Città Eterna. E col bel tempo, si vede chiaramente il mar Tirreno. Di notevole interesse archeologico le terme, rinvenute all’ingresso del Parco grazie al Progetto Tusculum della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma.

Le Tuscolane

L’acropoli e il trekking

Da non perdere, dopo una breve “scalata” sino all’acropoli, sulla sommità della collina, anche il monumentale santuario extraurbano e la rocca, con i resti medievali del Palazzo dei Conti di Tuscolo e della Basilica dedicata alla SS. Trinità. Quest’ultima area è ancora in parte da scavare. Gli amanti del trekking possono raggiungere il parco per uno dei sentieri segnalati che partono da Frascati, Grottaferrata, Monte Compatri o Monte Porzio Catone. L’ente gestore organizza anche visite guidate, passeggiate a tema, musicate o teatralizzate, conferenze e degustazioni di prodotti tipici del territorio. “Il cielo di Tuscolo” è il titolo delle serate tra archeologia e astronomia che avvengono nella suggestiva cornice del teatro fiocamente illuminato. E una volta l’anno, “l’immersione” negli “Scavi Aperti” assicura meraviglie.

Colpa dei Dioscuri

Tusculum sorse attorno al 900 a.C., nell’Età del Ferro, e divenne rapidamente un importante centro commerciale della Lega Latina. Perse la sua autonomia per mano dei Romani, che sconfissero l’esercito della Lega nel 496 a.C.. Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, cacciato dall’Urbe con la proclamazione della Repubblica, era stato accolto qui da Ottavio Mamilio, dittatore di Tusculum nonché suo genero. Per la storiografia dell’epoca, i latini avevano perso per colpa dei Dioscuri, loro dèi protettori che, contro tutti i pronostici, “tifarono” per i romani.
Come spiega il sito del Parco, Roma e le città sconfitte firmarono un trattato di pace che di fatto manteneva rapporti di parità con le città sottomesse per garantire la difesa dei confini. Tuscolo godette ancora di una notevole attività commerciale. Col tempo acquistò prestigio grazie ai patrizi che la scelsero per le loro ville. (Proviene da qui il termine villeggiatura). Dopo la caduta dell’Impero Romano, cadde in disgrazia anche Tuscolo. Recuperò un certo splendore con la dinastia dei Conti di Tuscolo che diede al mondo vari Papi. Ma fu l’antagonismo tra guelfi e ghibellini a decretarne la morte.

Tuscolo - le stelle di t

Tuscolo e il Barbarossa

I tuscolani si erano alleati alle truppe imperiali di Federico Barbarossa che sconfissero quelle pontificie nel 1167. Dopo la morte di Papa Alessandro III (che, da signore di Tuscolo, aveva trasferito la corte papale nel castello tuscolano), “giunse l’occasione per i romani di vendicarsi della città rivale”, scrive la web del Parco. “In cambio dell’incoronazione imperiale a Roma di Enrico VI, i romani ottennero dall’imperatore la possibilità di invadere Tusculum. Il 17 aprile 1191 d.C. l’esercito romano rase al suolo la città”.
Poi venne l’abbandono. Lunghissimo. Solo nell’Ottocento, “per il rinnovato interesse per l’antichità, il sito divenne oggetto di indagini archeologiche”. I primi scavi furono compiuti da Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone. Poi qualcosa fece qualche sovra intendente ai Beni Culturali…
E il resto è storia relativamente recente, con la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini a farsi carico del recupero delle radici culturali del territorio, molto sentite dai castellani che ora si godono appieno questo monte soleggiato, un po’ appartato e dall’aria misteriosa.

Foto: Fanpage FB Parco Archeologico Culturale di Tuscolo.

Tuscolo, tra storia, natura, mito e archeologia ultima modifica: 2022-05-22T12:30:00+02:00 da Silvano Malini

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