Il governo Conte stanzia 4,3 miliardi per i Comuni italiani. Si tratta di risorse che le municipalità locali dovranno distribuire alle famiglie e alle persone che non hanno la possibilità di fare la spesa. Lo stanziamento dei fondi è contemplato nel nuovo decreto governativo firmato dal presidente del Consiglio dei ministri.
Ai 4,3 miliardi si aggiungono anche 400 milioni di euro, stanziati con ordinanza della Protezione civile. Queste nuove misure economiche sono state studiate ad hoc per dare un aiuto concreto a chi sta subendo le pesanti conseguenze della crisi economica, causata dal Coronavirus.
Soldi ai Comuni per le famiglie in crisi a causa della pandemia
“Ci confronteremo a inizio settimana con gli esperti e confidiamo che ci portino ottime notizie. Noi ci manteniamo sempre vigili per adeguare le nostre valutazioni sulla base delle loro raccomandazioni”. Queste le dichiarazioni del premier Giuseppe Conte che stasera ha tenuto l’ennesima conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Ai giornalisti collegati via web, il capo dell’esecutivo nazionale ha illustrato le nuove misure per arginare la crisi economica generata dalla pandemia. Con le risorse stanziate dal governo, i Comuni avranno maggiore disponibilità per aiutare tutte quelle persone che non possono più acquistare nemmeno i beni di prima necessità.
Risorse per gli enti locali e benefici per i lavoratori
“La ministra Catalfo e l’Inps stanno lavorando senza sosta – ha commentato Conte – Vogliamo che tutti i beneficiari della Cassa integrazione possano accedervi subito, entro il 15 aprile e se possibile anche prima”. “Non abbiamo fatto una proposta alla Commissione europea, ma all’Eurogruppo. A questo proposito c’è un dibattito in corso.
Ma – ha incalzato Conte – qui c’è un appuntamento con la storia e tutti devono essere all’altezza”. Con queste parole Conte ha commentato il ‘no’ della Commissione europea ai Coronabond. “Non passerò alla storia per chi non si è battuto – ha asserito il premier – mi batterò sino alla fine per una soluzione europea”.
Il governo italiano e il ‘muro’ della Commissione europea
“Le parole di Von Der Leyen sui Coronabond sono sbagliate – ha affermato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri – Quella indicata nella lettera dei nove capi di Stato europei è la risposta più adeguata per uno shock simmetrico sull’economia e tutti devono essere all’altezza della sfida, anche la presidente della Commissione europea”.
Dal canto suo Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue ha sentenziato: “Nella crisi del Coronavirus la Commissione europea non pianifica l’emissione di bond propri sui debiti. Su questo ci sono chiari confini giuridici e non c’è un piano. Non lavoriamo a questo”. Ursula von der Leyen ha sottolineato inoltre che “la parola Coronabond è solo una sorta di slogan. Dietro c’è la grande questione delle garanzie. E su questo le riserve della Germania come di altri paesi sono giustificate”.
