Per il 50° anniversario dell’uscita della pellicola “Lo chiamavano Trinità…“, nasce in Toscana l’inedito e permanente “Museo Trinità“. L’iniziativa è opera della famiglia Zingarelli che ha scelto Rocca delle Macìe, storica tenuta vinicola, come luogo per dedicare uno spazio al film capostipite di una saga che ha creato un fenomeno cinematografico. Ovviamente nasce come omaggio ad Italo Zingarelli, produttore che scelte Terence Hill e Bud Spencer per uno dei più grandi successi del cinema italiano.

rocca delle macie - fotografie sul tavolo
Fonte: roccadellemacie.com

Museo Trinità a Castellina in Chianti

“Un connubio che ha segnato la storia del Cinema italiano e che si deve alla lungimiranza di nostro padre Italo” – dichiara Sandra Zingarelli, da sempre più vicina al ramo Cinematografico della Famiglia – “nostro padre fu capace di leggere in quelle sceneggiature il desiderio – in un’Italia che viveva le prime importanti difficoltà economiche e sociali – di riemergere e ripartire, con Forza e spensieratezza”. Nella Tenuta Rocca delle Macie di Castellina in Chianti, sarà possibile ammirare cimeli dei set e foto inedite di scena. Una sorta di movie destination per i tanti appassionati del film.

Per l’inaugurazione c’è stata anche la proiezione in anteprima del restauro della pellicola originale di “Lo chiamavano Trinità…”. Il lavoro è stato realizzato in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Con l’ente, la Famiglia Zingarelli ha voluto assicurare la continuità e fruibilità del film anche alle generazioni dei figli e nipoti di chi ha avuto la fortuna ed il piacere di viverne la prima “epopea”. Un modo per trasmettere un messaggio di estrema attualità sull’importanza nell’uso della “forza buona” di Bud – in abbinamento alla “sagacia” di Terence – per sconfiggere le avversità.

La storia di Italo Zingarelli

Morto nel 2000, Italo Zingarelli entrò nel cinema per la sua prestanza fisica. Successivamente divenne produttore e avendo sotto contratto i due attori Bud Spencer e Terence Hill ne intuì la portata comica. Li scelse così per la pellicola “Lo chiamavano Trinità” copione già più volte rifiutato dagli altri produttori. Il film ottenne uno dei maggiori incassi della storia del cinema italiano.

Il successo diede inizio ad una serie che proseguì con: …continuavano a chiamarlo Trinità (1971), …più forte ragazzi! (1972) e Io sto con gli ippopotami (1979), quest’ultimo scritto e diretto dallo stesso Zingarelli. Nel 1973 ha fondato Rocca delle Macie, azienda vinicola nel Chianti.

L’azienda Rocca delle Macìe è oggi una delle aziende di maggior successo del Chianti Classico. Dispone di circa 500 ha di cui oltre 200 coltivati a vigneto e 25 ad oliveto, suddivisi tra le sei tenute di proprietà: Le Macìe, Sant’Alfonso, la Riserva di Fizzano e le Tavolelle nella zona del Chianti Classico, Campomaccione e Casa Maria in Maremma nella zona del Morellino di Scansano.

Fonte fotografia in evidenza: Enzo Barboni – screenshot, pubblico dominio via Wikimedia Commons

Un museo dedicato al film “Lo chiamavano Trinità…” ultima modifica: 2021-07-24T13:00:00+02:00 da Claudio Cafarelli

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