La commissione tecnico scientifica dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha dato il via libera alla somministrazione della quarta dose di vaccino anti-Covid. Nello specifico questo secondo booster è consigliato per i pazienti gravemente immunodepressi che abbiano completato il ciclo primario di immunizzazione. Ciclo composto per questa categoria di soggetti, da due dosi più quella addizionale.
Quarta dose di vaccino
Il parere della Cts è stato trasmesso al ministero della Salute. Dall’Aifa chiariscono che per i pazienti immuno-compromessi la quarta dose equivarrebbe alla dose booster somministrata alla popolazione generale. Sarebbe, dunque, un richiamo a seguire appunto il ciclo primario ‘2+1’. L’indicazione degli esperti è che venga somministrata con vaccini a mRna, negli stessi tempi utilizzati per tutti gli altri soggetti che hanno già ricevuto il booster.
In terapia intensiva soprattutto non vaccinati
Secondo i dati dell’Istituto superiore della sanità (Iss), la presenza dei non vaccinati in terapia intensiva è di circa 20 volte superiore, rispetto a chi ha fatto la dose aggiuntiva. La mortalità per Covid 19 tra le persone senza vaccino anti-Coronavirus è risultata 19 volte più alta rispetto a chi ha fatto la dose booster. E circa 7 volte maggiore rispetto a chi è vaccinato con due dosi da meno di quattro mesi. Sono i dati del Report integrale sulla sorveglianza epidemiologica SarS-Cov-2 pubblicato oggi (19 febbraio 2022) dall’Iss. I decessi sono registrati dal 24 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022. Da rimarcare che tra i non vaccinati sono stati 107 i decessi per 100 mila abitanti, rispetto ai 15 per 100 mila abitanti di chi ha fatto 2 dosi entro i 120 giorni. E rispetto ai 6 decessi per 100 mila abitanti di chi ha fatto anche la terza dose.