Mappe e antiche pergamene stampate su borse e valigie, parola d’ordine: andare all’avventura con classe ed eleganza. Oscar Wilde e Lord Byron, avrebbero sicuramente usato le valigie e le borse di Alviero Martini, se fossero già esistite, durante il Grand Tour.
Tutto inizia dal “Grand Tour”
Questa moda prese piede dai primi del ‘700 alla metà dell’800. Si trattava di un viaggio, con destinazione l’Italia che faceva tappa in Francia e Germania. Le origini del turismo culturale nascono da quest’esperienza che ogni giovane aristocratico e benestante faceva per completare la sua formazione umana. Molti furono gli appunti di viaggio di personaggi di primo piano che vissero quest’esperienza indimenticabile. Nacqueroimpressioni sul nostro paese che entrarono nella storia e lo fecero conoscere al mondo intero.
Ogni vip, oltre a Oscar Wilde a George Byron, come Wolfgang Goethe, Charles Dickens, Mark Twain, solo per citarne alcuni dei più famosi, lo ha intrapreso. Solo un secolo più tardi, con Alviero Martini, l’idea del viaggio è diventata stile di vita e brand.
La classe di Alviero Martini
Ha reso visibile sugli accessori come valigie e borse, uno stile di vita, un percorso, un simbolo di ciò che si è. Personaggio eclettico, lo stilista è di Cuneo, classe 1950. Gli studi sono artistici e li completa specializzandosi come vetrinista-allestitore, impara il taglio e il cucito diventando costumista. Al suo attivo ha anche l’esperienza di attore, tanto da aver recitato con Pier Paolo Pasolini e Vittorio Gasman. E’ allestendo una vetrina a metà degli anni ’80, a Roma, che decora una valigia incollandoci una vecchia carta geografica. Da qui l’idea di lanciare una linea di borse e valigie che hanno come motivo carte geografiche, il nome? 1°Classe, ed è subito successo internazionale.
Mappe e antiche pergamene stampate sulle valigie
Caratteristica che diventa inconfondibile, quella della stampa di vecchie mappe sulla pelletteria e gli accessori. La lavorazione è unica e inimitabile, l’iconica mappa viene disegnata e colorata artigianalmente riproducendo la pergamena delle antiche carte geografiche.
Negli anni ’90, Alviero Martini disegna, produce e gestisce la collezione 1°Classe, aprendo diverse boutique. La stampa americana lo definisce style maker, cioè colui che ha creato un nuovo concetto di viaggio. Nel 1996 la sua boutique di Via Montenapoleone, ospita la mostra di Richard Gere, con 20 fotografie del suo viaggio in Tibet. L’attore è notoriamente buddista e da tempo impegnato nella lotta per i diritti umani. A riprova che lo stilista viene scelto da personaggi per i quali il viaggio è un’esperienza significativa. L’anno successivo, la commissione ONU gli assegna il compito di creare un abito in occasione della cerimonia di premiazione Time for Peace a New York.
ALV ovvero: Andare Lontano Viaggiando
Nel 2006, giocando con il suo nome, lancia la linea ALV, sigla di “andare lontano viaggiando“, il motivo di sfondo del tessuto sono i timbri dei passaporti, che gli valgono il famoso premio The Look of the Year Fashion Awards nel 2010, equivalente all’oscar della moda. Borse, accessori e vestiti diventano definitivamente il simbolo di chi ama viaggiare ed ha un’animo avventuroso.
Alviero Martini, sponsor di Donna Avventura
Chi non ha mai visto le fantastiche viaggiatrici del programma televisivo Donna Avventura? In questa serie cult, sei donne avventurose (appunto) documentano le loro esperienze in paesi lontani, tuffandosi in acque cristalline o esplorano villaggi giapponesi in cima a rilievi montuosi.
Ospitate dagli abitanti dei più remoti angoli della terra, le sei ragazze sfidano natura e imprevisti, vestendo 1°Classe e indossando l’emblematico cappello stile cow-boy di Alviero Martini. Uno sponsor che fa venire voglia di viaggiare. Allora, chi ha voglia di partire?