Si potrebbe citare un famoso detto “Non è bello ciò che è bello, ma è bello ciò che piace”. O semplicemente che spesso dietro una scelta che fa discutere si nasconde un preciso piano di marketing. A noi interessa poco scoprire la verità, ma raccontare ciò che è accaduto ad una nota azienda dell’alta moda italiana. Una nostra eccellenza in questi giorni al centro di non poche polemiche per la modella scelta per le ultime sfilate. Stiamo parlando di Gucci e di Armine Harutyunyan, una modella di origini armene di 23 anni originaria di Yerevan.

Negozio Gucci alta moda
Un altro negozio dell’azienda italiana tra le più note a livello internazionale

Lei non corrisponde ai canoni tradizionali di bellezza, a cui siamo stati abituati dalle tante case di moda. Ma di suo ha oltre 57 mila follower su Instagram. Per questo si può pensare ad una scelta ben precisa e non ad una controtendenza. Ma vediamo cosa è successo.

Gucci e la modella delle polemiche

La scelta di Gucci ha suscitato le ire dei benpensanti. Come sia possibile che sulle copertine di tantissimi giornali, così come sulle passerelle possa sfilare una donna con delle sopracciglia folte, e un naso pronunciato? Sui social la sua immagine è stata presa di mira dai soliti haters che si sono scatenati. E si è parlato di “body shaming”(derisione del corpo) e persino di razzismo. Molti utenti del web, infatti, non la riterrebbero abbastanza attraente. L’’hanno definita “brutta”, “non adatta alle passerelle”, e via a numerosi insulti. Ed è finita ancora al centro di polemiche nelle scorse ore, perché una sua foto postata sui social, scattata a Roma davanti all’Altare della Patria, con un braccio alzato e la scritta “Ave sunstroke”, “Ave colpo di sole” è stato considerato un saluto romano.

Il body shaming e i suoi effetti devastanti

Raccontando questo fatto abbiamo usato la parola “body shaming”, derisione del corpo. Utilizzata molto spesso proprio perché diventato un brutto fenomeno sul web. Si prendono di mira le persone per il loro aspetto fisico, magro, grasso, alto, basso, colore dei capelli, della pelle, tatuaggi o piercing, o imperfezioni della pelle.

Armine Harutyunyan la modella scelta da Gucci
La modella Armine Harutyunyan scelta da Gucci e al centro delle polemiche

Ciò che quindi in teoria sarebbe un segno caratteristico dell’unicità di una persona, invece è considerato oggetto di critica, perché non corrisponde ai canoni estetici a cui siamo abituati. E le vittime sono tante. Non solo i personaggi famosi. Ma purtroppo anche gente comune e soprattutto i giovani. E gli effetti sono devastanti: si riduce l’autostima della persona e ciò può provocare ansia, depressione, disturbi nell’alimentazione.

I difensori della modella scelta dell’azienda

Tornando a Gucci, nonostante i tanti denigratori, pare che la ventitreenne modella sia stata inserita tra le 100 donne più sexy del mondo. E così c’è chi la considera “Unica”, per la sua bellezza e i suoi lineamenti fuori dal comune. Non tutti quindi denigratori. Anzi. E questo fa capire come le cose stiano cambiando proprio nel mondo della moda. Che per anni ci ha abituati a modelle magrissime, anche Gucci, e fuori dai canoni della cosiddetta “normalità” proprio per questo.

Una scelta chiara quindi per comunicare un concetto di bellezza che ormai va oltre certi canoni. E ne sono la conferma le tantissime modelle “curvy”, anche italiane, molto richieste dall’alta moda. Molte le aziende che si dedicano alle “taglie forti” perché ormai corrispondenti ad una donna più comune. E poi per Gucci non è la prima volta che si parla di inclusività. Infatti di recente ha scelto Ellie Goldstein, una ragazza di 18 anni affetta dalla sindrome di Down. Inevitabili anche qui le polemiche ma anche i pareri a favore per questo un nuovo ideale di bellezza inclusivo.

Non solo Gucci. La scelta di Vogue

La moda è un mondo che è nato più di cento anni fa, come un mondo per pochi – ha detto il direttore di Vogue Emanuele Farneti a Sky Tg24 -.  Invece oggi si è capito che la moda riguarda tutti noi. La moda ha capito che doveva aprire le sue porte”. Non solo quindi Gucci ma anche Vogue. Infatti il direttore ha dedicato il numero di settembre proprio alle diversità. “Abbiamo scelto di mettere persone di tutte le età – ha aggiunto -, di tutte le taglie, di tutti i sessi, di tutti gli orientamenti politici. Una festa dell’inclusività. La bellezza è diversa e plurale, non c’è più un unico canone”.

Il negozio di Gucci a New York
Una delle vetrine del negozio dell’azienda italiana a New York

Gucci e la sua storia di successo

La casa di moda Gucci è una delle più rappresentative a livello internazionale. Infatti è attiva nei settori dell’alta moda e degli articoli di lusso. Fondata da Guccio Gucci nel 1921 a Firenze, si conta che nel 2016 abbia fatturato 7,6 miliardi di euro. Ed è diventato il secondo marchio di moda più venduto dopo Louis Vuitton. E potremmo dire anche il più imitato. Infatti se è famoso a livello internazionale, con circa 300 negozi ufficiali aperti in tutto il mondo è anche molto imitato. E’ facile trovare borse, cinture, abiti e oggetti con le famose “G” del brand Gucci, ma falsi. Attenzione quindi a ciò che si acquista.

Armine Harutyunyan, la modella Gucci tra alta moda e polemiche ultima modifica: 2020-08-31T13:00:00+02:00 da Federica Puglisi

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